Chimico (Pforzheim, Baden, 1877 - Starnberg, Monaco di Baviera, 1957); professore di chimica organica a Monaco (1913) e a Friburgo (1921), direttore (1925) del Chemisches Staatsinstitut di Monaco. Nel [...] primo periodo del suo lavoro scientifico si interessò alla chimica dei compostiorganici azotati. Di particolare importanza furono le sue ricerche sulle idrazine che lo condussero alla scoperta del difenilazoto, il primo radicale libero azotato. Da ...
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Stato di polarizzazione, dovuto al momento dipolare della molecola, risultante dal fatto che in un legame chimico covalente che unisce due atomi di diversa elettronegatività il doppietto degli elettroni [...] Viceversa i gruppi elettron donatori quali −CH3, −OH, −OR, −NH2 provocano un effetto contrario al precedente. Nei compostiorganici alifatici la presenza di effetti i. può portare in alcuni casi a una considerevole modificazione delle proprietà acide ...
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Chimico e cristallografo francese (Saintes 1804 - Parigi 1880). Si dedicò dapprima alla cristallografia; utilizzando fiamme molto calde riuscì a sintetizzare per la prima volta zaffiri e rubini artificiali. [...] il peso atomico corretto a 23 elementi e determinò, attraverso i pesi molecolari, le formule esatte di numerosi compostiorganici e inorganici. G. fu tra i primi a ipotizzare strutture molecolari tridimensionali ma le sue intuizioni (Recherches sur ...
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Tetrossido d’azoto, N2O4; costituisce la forma dimera del biossido d’azoto, NO2, dal quale si ottiene; le due forme sono fra loro in equilibrio: a bassa temperatura prevale la forma dimera, a temperature [...] nitroso; analogamente con le basi dà il nitrato e il nitrito corrispondenti. È un energico ossidante, reagisce facilmente con molte classi di compostiorganici con i quali dà, a seconda della loro natura, prodotti diversi (nitroderivati, nitrosati). ...
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Operazione mediante la quale vengono aggiunte piccole quantità di sostanze dotate di penetrante odore caratteristico ad altre, soprattutto gassose, inodore o quasi. Viene impiegata al fine di prevenire [...] . Gli odorizzatori devono essere sostanze innocue, non corrosive, non condensabili, chimicamente inerti; devono bruciare senza produrre composti dannosi; a questo scopo si impiegano generalmente i compostiorganici dello zolfo, dell’azoto, e altri. ...
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Chimico (Carcassonne 1854 - Tolosa 1941), allievo di M. Berthelot, prof. all'univ. di Tolosa; socio straniero dei Lincei (1923). Dopo aver condotto, nei primi anni della carriera, alcune rilevanti ricerche [...] pratiche che ne furono tratte, sono le sue ricerche (condotte in collab. con J.-B. Senderens) concernenti l'idrogenazione di compostiorganici insaturi catalizzata da metalli. Autore di La catalyse en chimie organique (1913; 2a ed. accr. 1920). ...
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Chimico (n. Bruxelles 1921 - m. 2017); prof. di chimica organica alla Harvard University e poi alla Columbia University di New York (1953-93, poi prof. emerito). È noto per importanti ricerche sulla sintesi [...] di compostiorganici (sintesi stereospecifica della cantaridina, sintesi di triterpeni tetraciclici e pentaciclici, ecc.), sulla trasformazione del glucosio in prostaglandine e sulla reazione fra un triene coniugato e la pirrolina, con cui è arrivato ...
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Termine introdotto da P. Groth nel 1870 per indicare quel fenomeno per cui, quando in alcuni compostiorganici si sostituiscono uno o più atomi di idrogeno con atomi di altri elementi, i cristalli dei [...] composti che così ne derivano presentano cambiamenti di costanti cristallografiche in una sola direzione (con eventuale cambiamento anche di sistema di cristallizzazione).
Il termine è stato poi esteso alle variazioni analoghe di sostanze inorganiche ...
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Preparazione di un composto mediante l’azione della corrente elettrica o direttamente per mezzo di reazioni redox agli elettrodi o attraverso la combinazione dei reagenti con uno o più prodotti dell’elettrolisi. [...] L’e. è usata in particolare in chimica organica. Esempi di e. di compostiorganici sono costituiti dalla riduzione di glucosio in sorbitolo, di nitrocomposti aromatici o alifatici nelle corrispondenti ammine o nei corrispondenti azoderivati o ...
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Chimico inglese (Hackney 1827 - Londra 1902). Allievo di T. Graham e poi di J. Liebig, insegnò chimica alla Royal Institution; nel 1853 divenne membro della Royal Society di Londra; fu varie volte presidente [...] e fisica. È noto per importanti lavori di chimica fisica: effettuò ricerche sul potere rifrangente e dispersivo dei compostiorganici in rapporto alla loro costituzione; studiò le applicazioni delle leghe rame-zinco nelle reazioni di riduzione e in ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...
organicazione
organicazióne s. f. [der. di organico]. – In fisiologia, soprattutto quella vegetale, processo biochimico per il quale certi elementi chimici (carbonio, azoto, zolfo, fosforo, ecc.), passano dallo stato di composto inorganico...