Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] il metallo centrale è interposto fra i due leganti ciclici e il conteggio elettronico, secondo Sidgwick, si silicio, del Gruppo 14, lo stesso al quale appartiene il carbonio, forma composti stabili come [SiF6]2−, nel qua-le l'NC, definito come sopra ...
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petrolio Liquido oleoso, più o meno denso e viscoso, di colore da giallo a bruno scuro e a nero, dotato di fluorescenza da verde ad azzurra, di odore caratteristico, costituito prevalentemente da idrocarburi [...] diolefine si formano, in quantità anche rilevanti, durante i trattamenti termici del petrolio).
I composti naftenici dei p. sono costituiti da idrocarburi ciclici, del tipo (CH2)n, con lunghe catene laterali; predominano i derivati del ciclopentano e ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] più modi: a) in modo intermittente; si ricorre a un processo ciclico costituito dall’alternanza di una fase detta di soffio freddo, in cui (è possibile preparare, in condizioni particolari, composti di alcuni di questi elementi poco reattivi). ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] a elevato numero di atomi di carbonio, aciclici o ciclici (differiscono perciò dai grassi per la presenza in questi c. naturali in cui piuttosto che la costituzione chimica dei composti naturali si cerca di imitare le proprietà fisiche e chimico- ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] di ammoniaca a partire da idrogeno e azoto, e, nel campo dei composti organici, alle s. dell’urea, del metanolo, dell’acido acetico, anni 1990, è rappresentata dalla s. di sistemi ciclici mediante la creazione dei cosiddetti legami temporanei. In ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] elementi in forma semplice e di trasformarli in composti organici; la catena di detrito (detritivori, decompositori dalla fine del 19° sec., videro negli investimenti l’origine dei fenomeni ciclici. Altri autori, tra i quali J.S. Mill e A. Marshall ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] preferita la formazione del’anello a sei atomi che viene chiamato piranosio, nome derivato dal pirano, un etere ciclico. Il glucosio è il composto organico più diffuso in natura, sia libero sia sotto forma di polimeri. La sua molecola è chirale ...
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Operazione con la quale si riduce, talora fino all’eliminazione completa, il tenore dello zolfo o dei composti solforati presenti in una determinata sostanza.
La d. ha grande importanza in metallurgia, [...] (sia come zolfo elementare sia come idrogeno solforato sia come mercaptani, solfuri a catena aperta, disolfuri, solfuri ciclici saturi, tiofeni), sarebbe fonte, ove non venisse eliminato, di vari inconvenienti sia nel corso della lavorazione sia ...
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In chimica, aggruppamento costituito da un atomo di ossigeno legato a due atomi di carbonio direttamente o indirettamente collegati tra loro
Si dice sostanza e. o composto e. (o epossido), quella che [...] e.; tali sostanze sono chimicamente degli eteri ciclici particolarmente reattivi e si preparano per trattamento con . presenti alle estremità delle catene o per aggiunta di composti con due gruppi funzionali (diammine, acidi bicarbossilici ecc.), ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] in maggior quantità fra quelli dell'olio animale, era già stato da Baeyer e da Emmerling (1870) riconosciuto come un compostociclico. La chimica del pirrolo e dei suoi derivati fu poi sviluppata con una lunga serie di belle ricerche effettuate da G ...
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ciclico
cìclico agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. κυκλικός, der. di κύκλος «cerchio»] (pl. m. -ci). – Propriam., relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo inteso nel suo sign. più generale di linea chiusa, ente chiuso in sé stesso; per...
ciclizzazione
cicliżżazióne s. f. [der. di ciclico]. – In chimica organica, reazioni di c., quelle che portano alla formazione di composti ciclici da composti a catena aperta.