LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] e regolare presso la Wander, un'azienda svizzera di medicinali con sede a Milano, dove ebbe il compito di studiare i compostichimici utili a curare il diabete.
Questo nuovo impiego costrinse il L. a lasciare Torino per trasferirsi a Milano. Qui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Daniel Bovet
Alberto Oliverio
Daniel Bovet, premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957, ha svolto ricerche in settori disparati: i suoi studi nel campo della chemioterapia e della farmacologia [...] all’inizio del Novecento, aveva lanciato il progetto della chemioterapia proponendosi di scoprire le ‘pallottole magiche’, cioè compostichimici artificiali in grado di colpire e uccidere i microbi patogeni senza danneggiare l’organismo che li ospita ...
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GOLA, Giuseppe
Gaspare Mazzolani
Nacque a Novara il 26 febbr. 1877 da Carlo e da Guglielmina Ricca, in una agiata famiglia della borghesia provinciale. Compì gli studi medi a Roma e a Novara; seguì [...] la quiescenza: a questo argomento dedicò più tardi, tra il 1920 e il 1925, altre ricerche, sulla presenza di compostichimici nei tegumenti seminali di alcune Centrosperme e la respirazione dei semi durante la maturazione dei frutti.
Tra i lavori di ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] ), utilizzando varie tecniche e materiali eterocliti: dall’encausto al bitume, dalle vernici alle ossidazioni ottenute combinando compostichimici e acquerelli. Come supporti usò fogli di carta spessi appositamente prodotti a mano in Spagna.
Nel 1999 ...
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Andrea Turchi
L’anno di Marie Curie
Marie Curie fu la prima donna a essere insignita di un premio Nobel per meriti scientifici e il primo scienziato a ottenerlo due volte. Tutto ebbe inizio, nel 1898, [...] consentiva precise misure della emanazione.
Marie (questo il suo nome francesizzato) analizzò sistematicamente un gran numero di compostichimici puri scoprendo che solo quelli del torio davano luogo alle stesse emanazioni di quelli dell’uranio.
Il ...
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PANICHI, Ugo
Andrea Candela
PANICHI, Ugo. – Nacque a Firenze il 22 agosto 1872, da Daniele e da Eugenia Ballerini.
Svolse gli studi universitari a Pisa, dove si laureò in fisica nel 1895. Dopo alcuni [...] insieme alle ricerche sulla rifrazione molecolare e sul calcolo della variazione delle energie reticolari in diversi minerali e compostichimici, ottennero notevole risonanza, a tal punto da essere insignite, nel 1934, del premio Reale per le scienze ...
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GABRIELE ANGELO da Nizza
Rotraut Becker
Frate minore osservante, verosimilmente originario di Nizza, come sembra potersi ricavare dal nome assunto nell'Ordine, gli è attribuito il cognome Gautieri; [...] lavorava a Raab (l'attuale Györ) con oltre sessanta assistenti e operai, in diverse officine, alla preparazione di compostichimici con i quali appiccare incendi inestinguibili e di granate incendiarie (le "uova") da sparare coi mortai. Il 24 luglio ...
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MALENOTTI, Ettore
Baccio Baccetti
Nacque a Castagneto Marittimo (oggi Castagneto Carducci), presso Livorno, il 20 genn. 1887, da Giuseppe, artigiano e piccolo proprietario terriero. Attratto fin da [...] anni. Berlese vi giganteggiava affiancando, nella lotta agli insetti dannosi, l'uso degli insetti parassitoidi a quello di compostichimici; aveva inoltre formato collaboratori di spicco (G. Del Guercio, C. Ribaga, G. Paoli, L. Chinaglia, M. Carimini ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] fiamma non luminosa di un gas in giallo monocromatico, mentre i composti contenente potassio in violetto.
Metodi strumentali. - Già all’inizio degli anni 1930, i chimici cominciarono a sfruttare, per risolvere problemi analitici, fenomeni diversi da ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] testi. L’esempio più noto di sistematico uso dei s. nella chimica del Settecento è quello della Tabula affinitatum di É.-F. Geoffroy. L allora furono semplicemente giustapposti tra loro nelle formule dei composti.
Con J. von Liebig, che utilizzò la ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...
chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....