Compositore americano, nato a New York il 12 gennaio 1926. Studiò pianoforte e composizione, occupandosi nello stesso tempo di pittura, ma si dedicò completamente all'attività musicale soltanto dopo aver [...] incontrato (1949) J. Cage. Le sue composizioni, più volte presentate anche nei festival europei, hanno di solito un andamento quasi ipnotico e sono caratterizzate da un lentissimo svolgimento di suoni fermi e in pianissimo. Fra le più indicative di ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] le opere degli scrittori e artisti latini e greci come modelli da seguire, nell’illusione di poter razionalmente determinare una volta per tutte i canoni del bello, e furono gli eruditi e i critici italiani ...
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Compositore estone (n. Paide 1935). Dopo le esperienze nella musica d'avanguardia, negli anni Sessanta la sua produzione subì una svolta, segnata dall'interesse per il canto gregoriano e la musica antica. [...] tecniche collagistiche. Nel 1980 ha ottenuto la cittadinanza austriaca e nel 1981 si è stabilito a Berlino. Dopo la composizione di Pro et contra, per violoncello e orchestra (1966), Credo (1968, accolto da violente critiche in Unione Sovietica per ...
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Musicista italiano (Napoli 1881 - ivi 1943). Studiò con C. De Nardis e N. D'Arienzo. Fu insegnante di composizione al conservatorio di S. Pietro a Maiella. Scrisse molta musica, specialmente vocale-strumentale [...] e strumentale ...
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Compositore italiano (n. Lecce 1953). Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Milano, laureandosi al contempo in filosofia presso l'univ. statale di Milano. Allievo di B. Canino e I. Deckers [...] del cinema ha composto le musiche per il film di J. Epstein La chute de la maison Usher (1996). Tra le altre composizioni: Concerto pour alto et orchestre (1990), il Concerto per piano (1993, dedicato a B. Canino), Profilo in eco (1995), il requiem ...
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Compositore e direttore d'orchestra italiano (Milano 1908 - Dornach, Basilea, 1971). Studiò al conservatorio di Milano, diplomandosi in composizione nel 1934. Insegnante di armonia e contrappunto al conservatorio [...] di Firenze, ha elaborato una teoria armonica, che denominò armonia di gravitazione ...
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Musicista (Macerata 1902 - Bologna 1964). Studiò al conservatorio di Santa Cecilia in Roma e fu allievo per la composizione di O. Respighi. Fu direttore dei conservatorî di Pesaro e di Bologna. Compose [...] musiche teatrali, orchestrali, corali e da camera ...
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Musicista noto con lo pseudonimo di Jean Gilbert (Amburgo 1879 - Buenos Aires 1942). Si dedicò con fortuna alla composizione di operette, tra le quali raggiunsero una certa notorietà Die Keusche Susanne [...] (1910) e Die Dame mit dem Regenbogen (1933) ...
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Musicista (Roma 1905 - ivi 1981). Studiò con O. Respighi al conservatorio di S. Cecilia in Roma, diplomandosi in composizione nel 1929. Ha lasciato lavori orchestrali, tra cui Il poema delle Dolomiti (1931), [...] Strapaese (1932), Al Piemonte (1941), composizioni da camera, musiche per film, ecc. ...
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Violinista (Varsavia 1918 - Kassel 1988). Studiò a Berlino con C. Flesch (violino), e a Parigi con N. Boulanger (composizione). Esordì a quattordici anni, divenendo ben presto celebre in Europa e negli [...] USA. Naturalizzato messicano, dal 1948 fu prof. di violino all'univ. di Città di Messico. Nel 1971 interpretò in prima esecuzione assoluta il concerto n. 3 di N. Paganini ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....