Geologo e mineralogista (Dolomieu, Isère, 1750 - Châteauneuf-en-Charollais 1801). Da lui prende nome la dolomia (fr. dolomie), roccia calcarea della quale il D. riconobbe la composizione chimica e mineralogica, [...] diffusa nella regione alpina che poi fu designata col nome di Dolomiti.
Vita
Cavaliere di Malta dal 1768 al 1790, abbandonò la carriera militare per dedicarsi agli studî geologici e mineralogici. Durante ...
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Bianchini, Riccardo. − Compositore italiano (Milano 1946 - Roma 2003). Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Milano, il suo interesse centrale fu sempre la musica: studiò pianoforte e composizione [...] conservatori di Pesaro, di Milano G. Verdi e dal 1987 al 2003 al conservatorio S. Cecilia di Roma, noto per le sue composizioni eseguite e radiotrasmesse in gran parte del mondo e per i suoi studi sull'informatica musicale (autore anche di SW per l ...
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Pittore e incisore (Grüngiebing 1779 - Monaco 1856); avviato all'arte dal fratello Georg (Grüngiebing 1759 - Monaco 1841), fu, come lui, soprattutto paesista; le sue vedute, ispirate nella composizione [...] e nel colore all'esempio classico di C. Lorrain, rivelano tuttavia un'osservazione diretta della natura e un attento studio della luce ...
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Fotografo (Vienna 1921 - New York 1986). Membro della Magnum Photos, si trasferì negli USA (1950), dove collaborò con le principali riviste illustrate. Particolari e studiati effetti di composizione cromatica [...] caratterizzano la generalità delle sue immagini, spesso associati a sapienti effetti dinamici resi da movimenti intenzionali della fotocamera ...
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GABUSSI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bologna nel 1800, dal medico chirurgo Luigi e da Cecilia Sandelli, fu avviato giovanissimo allo studio della musica e fu allievo per la composizione di padre [...] città; al termine degli studi si dedicò dapprima all'insegnamento del canto e del pianoforte per affrontare successivamente la composizione.
Fece il suo esordio come operista riportando un buon successo con l'opera I furbi al cimento, un melodramma ...
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CAVALLINI, Eugenio
Sergio Martinotti
Nacque a Milano il 16 giugno del 1806 da Gerolamo e da Felicita Bonetti; fu fratello di Ernesto. Studiò violino e composizione al conservatorio di Milano sotto la [...] sezioni di quartetto o quintetto... e ognora si dimostra compreso che il punto più importante per interpretare le predette composizioni è il penetrarsi profondamente de' pensieri e dello stile de' differenti autori".
Nel '46 il C. era direttore della ...
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DE PAOLI, Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Valdagno (Vicenza) l'8 giugno 1894 da Angelo e Francesca Tiso. Praticamente autodidatta, nel 1915 studiò pianoforte e composizione con G. F. Malipiero a [...] con Giulio Bas e G. Benvenuti. Iniziata l'attività di compositore, che abbandonò quasi subito rinnegando tutte le sue composizioni, si dedicò alla direzione d'orchestra e, dopo aver organizzato e diretto i concerti da camera dell'Istituto d'arte ...
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BONUZZI, Antonio
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Nacque a Verona il 18 dic. 1833 da Pietro e Anna Begali. Sacerdote, studiò, quasi senza l'aiuto di maestri, pianoforte, organo e composizione.
Negli anni precedenti la fondazione [...] dell'Associazione italiana di S. Cecilia (1877), che si batteva per la restaurazione e la diffusione della musica sacra, il B. si era dedicato a questi stessi ideali, ma soprattutto allo studio dell'organo ...
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Musicista (Amsterdam 1886 - ivi 1963); inizialmente autodidatta, ha composto musica vocale-strumentale e strumentale caratterizzata da un'originale ricerca timbrica. Fra i suoi lavori principali figurano [...] la composizione da camera Hieroglyphs (1925) per tre flauti, arpa, carillon, celesta, pianoforte, due mandolini e due chitarre, l'opera I fratelli Karamazov (1928), una Sonata per flauto e pianoforte (1942). È stato uno dei fondatori della Società ...
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Chimico e fisico francese (Rouen 1785 - Parigi 1838). Prof. a Parigi, preparò il cloruro di azoto, studiò i composti ossigenati del fosforo e dell'azoto, e la composizione degli acidi, sostenendo, in contrasto [...] con J. J. Berzelius, che le due parti cariche di elettricità erano l'idrogeno e il suo residuo acido. Il suo nome è legato al catetometro, da lui perfezionato, e soprattutto alla legge sulla costanza del ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....