Musicista finlandese (Helsinki 1893 - ivi 1958), figlio di Oskar. Studiò a Lipsia con M. Reger e S. Krehl, a Mosca con S. N. Vasilenko. Professore di composizione al conservatorio di Helsinki, scrisse [...] musiche teatrali, sinfoniche e da camera ...
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BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] . B. Caifabri e F. Cavallotti, Scelta de Motetti da cantarsi a due e tre voci…, Roma 1665, G. Fei). Delle varie composizioni sacre e profane, tutte elencate dall'Eitner e dal De Rensis, che si trovano nelle principali biblioteche italiane e straniere ...
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BARINI, Giorgio
Raoul Meloncelli
Nacque a Torino il 3 ag. 1864. Dopo aver studiato con A. Lombardi, negli anni della gioventù si dedicò alla composizione; di questa sua attività, che abbandonò assai [...] Ancora un incarico importante ebbe il B. nel 1915, facendo parte del comitato di lettura per l'esame delle composizioni presentate al concorso permanente di musica da camera.
Conferenziere brillante, si ricordano le s ue commemorazioni del centenario ...
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Fotografo italiano (n. Milano 1940); dagli anni Sessanta ha avuto successo nel campo della moda in Italia e all'estero; ha posto una particolare cura nella composizione scenografica e nella posa delle [...] modelle, per ricreare in studio atmosfere naturali, con immagini di vago sapore cinematografico ...
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Musicista (Lorient 1822 - Parigi 1884). Studiò con P. J. G. Zimmermann e D. F. Halévy. Vinse nel 1845 il Prix de Rome. Nel 1866 titolare di composizione al conservatorio di Parigi, entrò nel 1872 all'Académie [...] française. Compose opere teatrali, riuscendo specialmente nel genere comico ...
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INGHILLERI, Giovanni
Alessandra Cruciani
Nacque a Porto Empedocle, nell'Agrigentino, il 9 marzo 1894 da Francesco Paolo e Almerinda Bacco. Diplomatosi in pianoforte e composizione al conservatorio di [...] S. Pietro a Majella di Napoli, incominciò a lavorare come pianista accompagnatore di cantanti: scoperto di avere una bella voce baritonale, decise di dedicarsi alla carriera teatrale ed esordì nel 1919 ...
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Organista, pianista e compositore francese (Angers 1930 - Parigi 2019). Entrato al Conservatorio di Parigi all’età di quindici anni, studiò organo con Marcel Dupré e composizione con altri due organisti [...] , propone un’evoluzione tecnica dello strumento in modo da aumentarne l’espressività poetica e drammatica. Tra le sue composizioni si ricordano: Inventions per organo e orchestra da camera (1960), Concerto héroïque per organo e orchestra (1964/2005 ...
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Musicista italiano (Venezia 1914 - ivi 1990). Ha studiato al conservatorio di Venezia, allievo di G. Tagliapietra per il pianoforte e di G. F. Malipiero per la composizione. Pianista, compositore e insegnante [...] di pianoforte al conservatorio di Venezia; è soprattutto noto come componente del duo pianistico G.-Lorenzi. Ha scritto musiche orchestrali, corali e da camera ...
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Pittore (Anversa 1575 - ivi 1632). Allievo di A. van Noort, soggiornò probabilmente a Roma. Ebbe gran fama per le sue piccole figurazioni bibliche e mitologiche, di composizione elegante e di piacevole [...] intonazione, dipinte su rame o legno. J. Bruegel fu spesso suo collaboratore. Tra i suoi allievi sono F. Snyders e A. van Dyck ...
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Musicista (Vilnius 1883 - Leningrado 1946). Studiò con A. K. Glazunov, A. K. Ljadov e N. A. Rimskij-Korsakov al conservatorio di Pietroburgo, nel quale (1908) insegnò composizione. Scrisse musiche teatrali, [...] orchestrali, corali e da camera, tra cui si ricordano i balletti Metamorphoses (1914) e Till Eulenspiegel (1938), l'oratorio Cielo e terra (1916), quattro Sinfonie, musiche di scena per Faust e la città ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....