Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] mediante l’esatta misurazione del carattere sulla base del punto tipografico (0,376 mm), e divenne così possibile la composizione con tipi provenienti da fonderie diverse. Lo stile ‘moderno’ trovò la sua espressione compiuta nella produzione di Didot ...
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Compositrice italiana (n. Avezzano 1947). Diplomatasi in pianoforte e in composizione al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, ha frequentato poi il corso di perfezionamento in composizione all’Accademia [...] di S. Cecilia con Goffredo Petrassi. Direttore artistico dell’Orchestra da camera G. Petrassi (dal 1986 al 1989), è stata consigliere della Biennale di Venezia dal 1993 al 1997 e direttore artistico del ...
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In siderurgia, prodotto finale, secondario, della metallurgia del ferro; ha composizione variabile e risulta dalle reazioni che avvengono, nell’altoforno, tra i componenti della ganga del minerale ferroso [...] al di sopra della ghisa per la sua minore densità, ed è estratta attraverso un apposito foro di colata. A seconda della sua composizione, si parla di l. acida (o lunga) se contiene molta silice, SiO2, rispetto all’ossido di calcio, CaO, e alle altre ...
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Musicista (Roma 1907 - Nizza 1972). Studiò con V. Di Donato composizione. Scrisse musiche vocali-strumentali e strumentali da camera, e curò raccolte ed edizioni di canti popolari della campagna romana. [...] Fu fondatore e direttore del Centro nazionale studî di musica popolare ...
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Musicista italiano (Roma 1923 - Padova 1994). Titolare della cattedra di composizione al conservatorio di Venezia dal 1961, direttore del conservatorio di Padova (1971-74), compose le opere Due Suites [...] per orchestra (1950-51), Ouverture per contrabbasso e archi (1962), Canti d'inverno per soprano, tenore e dodici strumenti (1967). Svolse anche attività di concertista d'organo ...
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Musicista italiano (Bari 1920 - Napoli 1999). Diplomato in pianoforte e composizione al conservatorio di Napoli, svolse attività di direttore d'orchestra in Italia e all'estero. Dal 1949 al 1964 e dal [...] 1971 al 1980 direttore stabile dell'orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli e, dal 1964 al 1971, dell'orchestra della Rai di Milano ...
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Sacerdote (Firenze 1578 - ivi 1614), studioso di chimica. Interessato alla composizione e fabbricazione dei vetri, pubblicò a Firenze L'arte vetraria distinta in libri sette (1612): il trattato, aggiornato [...] sulle tecniche veneziane e somma delle esperienze di N. nelle officine della corte medicea (Firenze, Pisa) e di Anversa, ebbe notevole influenza anche attraverso le traduzioni in inglese (1662) e in tedesco ...
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Musicista (Bologna 1637 - ivi 1695). Figlio d'un organaro, studiò composizione con G. Carissimi, A. M. Abbatini e O. Benevoli. Fu organista a S. Apollinare in Roma e (1659) a Bologna a S. Petronio, ove [...] diventò poi (1674) maestro di cappella. Pubblicò dal 1681 al 1691 molte composizioni chiesastiche e oratoriali, e nel 1693 presentò a Bologna l'opera Amilcare. ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....