Musicista italiano (n. Torino 1969). Autore di musica cameristica e sinfonica, ha studiato al conservatorio di Milano e di Parigi. Dopo il diploma, parallelamente all’attività di composizione, è stato [...] critico musicale e autore di programmi radiofonici e televisivi di musica. Il suo album d’esordio è Mosorrofa o ). Autore estremamente prolifico, ha realizzato, tra le altre composizioni, Absolut. Concerto per violoncello, basso elettrico e archi ...
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Il vocabolo, già usato nell’antichità per indicare il movimento ascendente della melodia, fu introdotto nella moderna terminologia musicale da H. Riemann per indicare le variazioni di movimento all’interno [...] seconda delle epoche (la velocità di un Adagio di una composizione barocca è molto diversa da quella di un Adagio romantico).
hanno espresse anche nella propria lingua. L’a. musicale va distinta dalla dinamica, che consiste nelle variazioni di ...
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Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] . H. fu celebrato, specie in Italia, quale successore di Scarlatti e ideale interprete del mondo metastasiano. Alla negligenza musicale e drammatica di troppi suoi contemporanei, oppose, specie nell'Arminio e nel Solimano, la cura dell'orchestra e ...
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Direttore d’orchestra italiano (n. Milano 1964). Dopo gli studi in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra al conservatorio di Milano, si è perfezionato con D. Renzetti, M. W. Chung e V. Gergiev. [...] Orchestra, nonché direttore principale dell’Orchestra di Cadaqués, della BBC Philharmonic, direttore musicale del Teatro Regio di Torino e direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington. È inoltre direttore artistico dello Stresa ...
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Musica
Colpo di mazza, di piede, di mani, con cui il direttore di coro segnava il tempo ai cantori. Nel mensuralismo (➔), complesso determinato di tempi (notato con stanghette-limite attraverso il rigo [...] musicale) il cui numero e modo di susseguirsi genera l’andatura metrica della composizione; in tal senso il termine è frequentemente sostituito dal gallicismo misura. I primi esempi di b. notate a stanghetta si incontrano nelle intavolature. Si ...
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Musicista (Colonia 1819 - Parigi 1880). Figlio di un cantore della sinagoga di Colonia, Giuda Eberscht, prese in seguito cognome dalla cittadina di O. in cui era nato il padre. Dal 1833 studiò violino, [...] violoncello (del quale fu eccellente virtuoso) e composizione al conservatorio di Parigi. Direttore d'orchestra al Théâtre français, poi e degli ambienti, all'estrosa varietà del discorso musicale, espressione sempre di un gusto artistico del tutto ...
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Pianista e critico musicale italiano (Fossano, Cuneo, 1931 - Imola 2023). Diplomatosi in pianoforte con C. Vidusso (1949) e in composizione (1953) al conservatorio di Parma, ha insegnato pianoforte nei [...] conservatorî di Cagliari, Trieste, Venezia, Parma e (dal 1965 al 1996) Milano. Direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna (1971-77), del Carlo Felice di Genova (1978-80), del Regio di Torino (1981-91) ...
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Direttore d’orchestra italiano (Roma, 1902 – ivi 1992). Allievo del conservatorio di Santa Cecilia, ha studiato direzione d’orchestra con Giacomo Setaccioli e composizione con Ottorino Respighi. Quest’ultimo [...] (l’odierna Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia). In seguito è stato direttore stabile dell’orchestra del Maggio musicale fiorentino e, soprattutto, direttore stabile e artistico dell’Orchestra sinfonica della RAI di Torino dal 1946 al ...
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Strumento usato nella pratica musicale per scandire il tempo; può essere di tipo meccanico (un pendolo mosso da un meccanismo a molla alloggiato in una custodia; v. fig.) o elettronico (costituito da un [...] lo scorrimento di un peso mobile che ne modificava la lunghezza e quindi la velocità di oscillazione, da 40 a 208 battiti al minuto. Il metronomo si usa indicando all’inizio della composizione il numero di battiti al minuto sui quali va tarato. ...
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Musicista inglese (Broadheat 1857 - Worcester 1934). Allievo del padre, l'organista W. H. Elgar, e poi del violinista A. Pollitzer, dal 1889 in poi si dedicò esclusivamente alla composizione, riuscendo [...] fecondo in ogni genere musicale. La sua arte, eclettica e spesso sensibile a influssi di Liszt e di R. Strauss, manifesta peraltro un lirismo ora impetuoso ora mistico e un sottile humour, che sono personali dell'autore. Tra i numerosi lavori vocali- ...
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musicale
muṡicale agg. [dal lat. mediev. musicalis, der. del lat. musĭca «musica»]. – 1. a. Di musica, della musica, che ha attinenza con la musica, sia come creazione artistica sia come esecuzione: arte m.; composizione m.; discorso, tema,...
composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...