Pianista statunitense (n. Allentown, Pennsylvania, 1945). A New York dal 1956, rivelò sin dagli esordî (con i Jazz Messengers, con C. Lloyd, con M. Davis e con un proprio trio) uno stile originale - influenzato [...] lavoro di approfondimento del rapporto composizione-improvvisazione, che lo conduce talora a cedere a un polistrumentismo spontaneo ed eclettico, talaltra a misurarsi con orchestre sinfoniche e dacamera, o a proporsi come interprete bachiano ...
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Bianchini, Riccardo. − Compositore italiano (Milano 1946 - Roma 2003). Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Milano, il suo interesse centrale fu sempre la musica: studiò pianoforte e composizione [...] dacamera con repertorio che spazia dalla musica veneziana del 16° sec. sino alla musica contemporanea. Prof. ai conservatori di Pesaro, di Milano G. Verdi e dal 1987 al 2003 al conservatorio S. Cecilia di Roma, noto per le sue composizioni eseguite ...
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Manno, Vincenzo. – Compositore e direttore d’orchestra italiano (Augusta 1901 - Roma 1981). Proveniente da una famiglia di musicisti, conseguì la licenza di pianoforte (1925) e quella di composizione (1926) [...] quello al Concorso musicale Regina Elisabetta del Belgio per Concerto per orchestra, 1965), tra le sue altre composizioni per orchestra e dacamera si segnalano: Poema della montagna, Capriccio per archi, Sinfonietta, Sinfonia in tre tempi, Paesaggi ...
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Compositore italiano (n. Lecce 1953). Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Milano, laureandosi al contempo in filosofia presso l'univ. statale di Milano. Allievo di B. Canino e I. Deckers [...] Epstein La chute de la maison Usher (1996). Tra le altre composizioni: Concerto pour alto et orchestre (1990), il Concerto per piano ( per voce e violoncello, Accord (2003) per orchestra dacamera, Antipodes (2005) per pianoforte, l'opera Antigone ( ...
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Musicista (Verona 1658 - Bologna 1709). Studiò il violino a Bologna. Nel 1686 entrò a far parte della cappella di S. Petronio come suonatore di viola, studiando contemporaneamente composizione con G. A. [...] contiene Sonate a 3 col basso continuo (non distinte tra "da chiesa" e "dacamera"). Dall'op. 2 alla 4 si svolge una tendenza sempre Tromba e Concerti e Sinfonie con fiati, per il contributo che da esse venne all'ulteriore sviluppo del sinfonismo. ...
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Compositrice italiana (n. Avezzano 1947). Diplomatasi in pianoforte e in composizione al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, ha frequentato poi il corso di perfezionamento in composizione all’Accademia [...] vicedirettore del Conservatorio S. Cecilia di Roma. Ha scritto oltre 90 opere per strumento solista, gruppi dacamera, per orchestra e per teatro dacamera, tra le quali si ricordano Paesaggi della mente (1991), per soprano e quartetto d’archi; l ...
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Compositore e pianista (Parigi 1899 - ivi 1963). Allievo di R. Vinẽs per il pianoforte e di Ch. Koechlin per la composizione, appartenne al cosiddetto Gruppo dei Sei, costituitosi in Francia nel 1917. [...] dacamera, tra cui le opere Les mamelles de Tirésias (1947), Les dialogues des Carmélites (da G. Bernanos; 1957), La voix humaine (da un Concerto per pianoforte e orchestra (1950), numerose composizioni per canto e pianoforte. Di queste ultime P. ...
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Musicista italiano (New York 1920 - Roma 1996), figlio del precedente. Studiò al conservatorio di Milano con G. C. Paribeni, R. Bossi, E. Calace, e si diplomò in pianoforte nel 1941 e in composizione nel [...] d'orchestra. Privilegiando la composizione, sviluppò grande interesse per la musica elettronica e sperimentale, ideando il Fonosynth 2, strumento per produrre suoni elettronici. È autore di musica strumentale, sinfonica e dacamera, di musiche di ...
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Musicista tedesco (Mosca 1869 - Salisburgo 1949). Studiò a Francoforte con J. Kwast e I. Knorr. Nel 1897 divenne insegnante di composizione al conservatorio Stern di Berlino; nel 1903 direttore d'orchestra [...] (1906; nuova vers. 1917), e soprattutto Palestrina (1917). Da ricordare anche le musiche di scena per il dramma di H. e importante. Notevoli inoltre le due sinfonie, i concerti per pianoforte e per violino, le musiche dacamera e i Lieder. ...
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Musicista (Vychvatinec, Podolia, 1829 - Petergof 1894). Studiò pianoforte con la madre e con A. Villoing e, dopo fortunati giri concertistici in tutta Europa, composizione a Berlino. Ebbe cariche alla [...] molte altre pagine sinfoniche, cinque concerti per pianoforte e orchestra, due per violoncello, uno per violino, oratorî, cantate, oltre cento Lieder e numerosissimi lavori dacamera e pianistici. Lasciò memorie e scritti storico-critici e didattici. ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...