BONONCINI (Buononcini), Giovanni (e non Giovanni Battista)
Carlo Frajese
Nacque a Modena il 18 luglio 1670 da Giovanni Maria e da Anna Maria Prezii. Iniziato lo studio del violoncello con il padre, [...] i giudizi coevi, come compositore il B. dovette la sua fama alla musica teatrale e vocale dacamera, benché avesse dedicato alla composizione strumentale non poche opere, né insignificanti. Di particolare interesse storico fu la sua valutazione del ...
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Amalfi
L. Di Mauro
(Amalphia, Amalpha, Amalfia nei documenti medievali)
Città della Campania (prov. Salerno), lungo la costa meridionale della penisola sorrentina. È situata nel mezzo del tratto di [...] dal disastroso nubifragio ricordato anche da Petrarca, enfatizzato in ambiente amalfitano e infine daCamera (1876-1881).
La struttura , sono propri della prima età comnena -, dalla composizione, dal disegno di cornici, borchie e maniglie. Per ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] dirigere all'Accademia di S. Cecilia in Roma e, accanto a composizioni di W. A. Mozart, C. Franck, J. Sibelius, , Câline, Habanera, Do you want me? (1918) e altra musica dacamera.
Fonti e Bibl.: Oltre ai necr. nei vari giornali e riviste cfr ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La definitiva affermazione del sistema impresariale caratterizza il teatro d’opera settecentesco, [...] la pratica strumentale (in genere al clavicembalo), la composizione, lo studio delle lettere e della teoria musicale. si ascolta più degli altri al cuore, e chiamasi Recitativo daCamera. Questo esige e quasi sempre un particolar artifizio a cagion ...
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D'INDIA, Sigismondo
Eleonora Simi Bonini
Nato a Palermo, non si conosce la data esatta della sua nascita che si presume sia avvenuta intorno agli anni 1580-82. Non si hanno notizie sulle sue origini [...] di Giulio Caccini, a cui fece conoscere le sue composizioni, cantate dai più valenti cantori e cantatrici dell'epoca, I di Savoia a Torino in qualità di maestro della musica dacamera, con uno stipendio di duecento ducatoni l'anno (Mompellio, 1956 ...
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TOSTI, Francesco Paolo.
Alberto Mammarella
– Nacque a Ortona il 9 aprile 1846, figlio di Giuseppe (San Vito Teatino, 1811-1888, commerciante di granaglie) e di Caterina Schiani (Ortona, 1807-1879).
Fu [...] Tosti e [Augusto] Rotoli. [...] sono anche scrittori di musica dacamera. Sono manierati nell’armonizzare (e la colpa è un po’ brani, riportato sui manoscritti prima del titolo di ciascuna composizione, di cui due sono duetti (The rehearsal duet e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, [...] vanno annoverate l’ouverture per l’Egmont di Goethe, la Settima e l’Ottava sinfonia; dall’altra le composizioni di musica dacamera che anticipano alcuni aspetti propri del romanticismo: il tono si fa meno enfatico e più intimo, con una maggiore ...
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CARELLI, Emma
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 12 maggio 1877 da Beniamino e da Matilde Caputo.
Il padre Beniamino, nato a Napoli il 9 maggio 1833, fu personaggio di primo piano nel mondo musicale [...] canto con A. Busti e composizione con S. Mercadante. Dedicatosi alla composizione quando era ancora allievo del conservatorio incarico al Real Collegio di musica. Autore di musica vocale dacamera, nel 1864 una sua Ode cantata fu eseguita al teatro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La maturazione della suite di danze come genere strumentale è il punto [...] sua accezione musicale indica infatti una composizione strumentale costituita da una serie di brani relativamente indipendenti in questo periodo la differenza tra sonata da chiesa e dacamera è quasi esclusivamente di natura funzionale, determinata ...
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LATILLA (Attila, L'Attila, La Tilla), Gaetano (Donato Giuseppe Domenico)
Dinko Fabris
Nacque a Bari il 10 genn. 1711 da Nicola, commerciante di libri discendente da una famiglia originaria di Casamassima [...] autografo consegnato nelle mani di Burney non fu l'unica composizione del L. conosciuta in Inghilterra. A parte le arie . 1779); inoltre numerose arie tratte da opere per 1 o 2 voci e arie e cantate dacamera anche in dialetto napoletano. Musica sacra ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...