Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] individualità del musicista e formano il centro ideale della composizione. La logica che riunisce i vari tempi come nel 1729 violoncellista a Bonn, nel 1738 direttore della musica dacamera e consigliere di corte nella stessa Bonn; nel 1765 si ritirò ...
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Compositore, nato a Parigi verso il 1623, morto a Londra nel febbraio o nel marzo 1677. Alunno del celebre organista e clavicembalista J. de Chambonnières, fu nel 1655, poco dopo il suo matrimonio, nominato [...] di Saint-Honoré. Ben presto egli si fece conoscere con la composizione di ariette, di canzoni e, nel 1658, di una sorta altro che drammatica, si accosta ancora alle forme della musica vocale dacamera in voga a quei tempi (sec. XVII), ma le melodie ...
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Musicista, nato a Votkinsk nel 1840, morto a San Pietroburgo nel 1893. Figlio di un ingegnere delle miniere e di una oriunda francese, ebbe un'infanzia abbastanza felice e a dieci anni si entusiasmò ascoltando [...] si mise a frequentare regolarmente il corso di composizione musicale tenuto al conservatorio di Pietroburgo dal Rubinstein e lirico, i due Quartetti per archi, le numerose romanze dacamera e i pezzi pianistici, tra i quali primeggiano quelli che ...
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Direttore d'orchestra e pianista di famiglia ebraica di origine ucraina, nato a Buenos Aires il 15 novembre 1942. Nel 1952 si trasferì in Israele con la famiglia e ne prese la cittadinanza. Talento precocissimo, [...] per la direzione d'orchestra e di E. Mainardi per la musica dacamera al Mozarteum di Salisburgo, B. ha proseguito la sua formazione a Parigi con N. Boulanger, per la composizione, e a Roma e Siena con C. Zecchi. Vincitore della Medaglia Beethoven ...
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Nato a Bologna il 5 novembre 1666, morto nel 1740 (in Spagna?). Appartiene a un ramo spurio della famiglia Ariosti, estintasi nel 1786. Entrato nei Serviti di Santa Maria nel 1688 assunse il nome di frate [...] opera (v. bononcini). Rientra a Bologna nel 1728. Nella composizione di opere teatrali (prima opera la Dafne su libretto di il pianoforte. Nella biblioteca di Bologna esistono dei Divertimenti dacamera a violino e violoncello che risalgono al 1695. ...
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SOMIS, Giovanni Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato Torino il 25 dicembre 1686, ivi morto il 14 o 15 agosto 1763; appartenne a famiglia di musicisti. Iniziati gli studî con suo [...] . Non è invece assodato ch'egli abbia studiato la composizione col Vivaldi a Venezia. Tornato nel 1707 a Torino, nella cappella reale della citta nativa e che ha lasciato 8 Sonate dacamera a violino solo e violoncello o cimbalo op. 2 (Parigi senza ...
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Pianista, clavicembalista e compositore, nato a Napoli il 30 dicembre 1935. Ha studiato pianoforte con E. Calace e composizione con B. Bettinelli e A. Maggioni al conservatorio di Milano. Affermatosi al [...] con un orecchio più attento agli aspetti squisitamente strutturali e di logica compositiva.
Tra le composizioni di C. ricordiamo: Piano rage music (1964); Concerto dacamera n. 3 (1965, per oboe, violino e 21 strumenti); Fortis (1966, Cantata per ...
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Musicista, nato a Brooklyn il 14 novembre 1900. Studiò il pianoforte con Clarence Adler, la composizione con Rubin Goldmark a New York e con Nadia Boulanger a Parigi. In questa città restò sino al 1926. [...] n. 3 (1946), Concerto per clarinetto con archi ed arpa (1948), Preamble con voce recitante (1949), composizioni corali, pezzi per pianoforte e per complessi dacamera, musiche di scena e per alcuni film, tra i quali Of mice and men (1939), Our Town ...
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THOMAS, Charles-Louis-Ambroise
Roberto Caggiano
Musicista, nato a Metz il 5 agosto 1811, morto il 12 febbraio 1896 a Parigi. Studiò al conservatorio di Parigi con Zimmermann e Kalkbrenner il pianoforte [...] e con Le Sueur la composizione e nel 1832 passò a Roma all'Accademia di Francia come "Prix de Rome", ritornando a Parigi di varia musica vocale dacamera e corale.
La musica di Thomas, oggetto di critiche assai violente da parte di parecchi eminenti ...
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Musicista, nato a Parigi il 21 gennaio 1855, morto a Limay il 10 giugno 1899. Ebbe maestri di composizione il Massenet e il Franck, col quale ultimo studiò senza interruzione per tre anni (1880-83) e di [...] tempo. Temperamento essenzialmente lirico, deve essere ricordato innanzi tutto per una ventina di liriche vocali dacamera, di forma elegante e pervase da una sottile e suggestiva malinconia (Serres chaudes, su poesie di Maeterlinck).
Nelle forme più ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...