Compositore sovietico di origine armena, nato a Tiflis il 6 giugno 1903. Dopo aver studiato alla scuola di musica Gnesin di Mosca dal 1922 al 1929, frequentando contemporaneamente la facoltà di scienze, [...] 1943), Fantasia russa (1944), Ode funebre in memoria di Lenin (1948), 3 Suites da Spartak (1955), composizione Jazz (per Benny Goodman, 1966) e altra musica dacamera, per strumenti solisti, per coro, oltre a trascrizioni di musica popolare.
Bibl.: J ...
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Compositore italiano, nato a Catania il 25 maggio 1925. Dopo aver studiato il pianoforte con P. Scarpini, diplomandosi nel conservatorio di Santa Cecilia a Roma nel 1947, a Bolzano fu allievo di composizione [...] in luce fin dai suoi primi lavori nel campo della musica dacamera per la raffinata qualità della sua tecnica compositiva. Una "impassibile oggettività" (Bortolotto) caratterizza le sue composizioni, che partendo dai primi, giovanili interessi per i ...
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Violoncellista e compositore, nato a Giulianova (Abruzzo) il 9 giugno 1829, morto a Milano il 20 novembre 1907. Entrato nel 1841 al conservatorio di Napoli vi studiò il violoncello con Gaetano Ciaudelli [...] e la composizione con Saverio Mercadante. Nel 1853 fece rappresentare a Napoli la sua prima opera. Da Firenze iniziò la sua brillante carriera un Concerto in la min., e molta musica vocale dacamera, della quale è notissima la Leggenda valacca. Al ...
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PILATI, Mario
Musicista, nato il 16 ottobre 1903 a Napoli, ed ivi morto nel 1938. Studiò presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella (Napoli) nel quale, dopo alcuni anni d'insegnamento al Liceo musicale [...] ebbe cattedra (dal 1930) di contrappunto e poi di composizione.
Scrisse, dall'uno all'altro genere, numerosi lavori di orchestra (1927), oltre varie pagine vocali e strumentali da concerto e dacamera. Pubblicò articoli e saggi d'interesse musicale, e ...
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Compositore e musicografo, nato il 24 dicembre 1842 a Napoli, dove morì il 25 aprile 1915. Insegnò composizione, storia ed estetica della musica al Conservatorio di Napoli e compose opere comiche, musica [...] nella musica moderna (1878) e Scuola di composizione musicale (1899); e alcuni saggi storico-critici: Dell'opera comica dalle origini a G. B. Pergolesi; Salvator Rosa musicista e lo stile monodico dacamera (1894); Un predecessore di A. Scarlatti ...
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Musicista, nato a Firenze il 29 novembre 1916. Studiò al conservatorio di Firenze con Vito Frazzi, diplomandosi in composizione nel 1944. Nel 1940 si era laureato in filosofia con una tesi di estetica [...] di Perugia.
Compositore tendente ad una semplicità di linguaggio, caratterizzata spesso da elementi arcaicizzanti, è autore di lavori teatrali, sinfonicocorali, sinfonici e dacamera, fra cui le opere Il giuoco del barone (1939; nuova versione ...
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PREVITALI, Fernando
Musicista, nato a Adria il 15 febbraio 1907. Studiò, presso il Conservatorio di Torino, il violoncello, il pianoforte, l'organo e la composizione. Già nel 1928 assumeva responsabilità [...] opera nei principali centri teatrali.
Quale compositore, è noto per varî lavori d'indirizzo novatore: Variazioni, Espressioni sinfoniche, ecc. per orchestra, pagine strumentali e vocali dacamera. Ha pubblicato articoli e saggi di interesse musicale. ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] Cartoucherie di Parigi. Nel 1914 A. Tairov aprì a Mosca un t. dacamera; J. Osterwa fondò a Varsavia il Teatr Reduta nel 1919; nel - assumono, sia per la collocazione sia per la propria composizione interna, la figura di t. apolidi. Questo non vuol ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] legislativo spettava a due consigli. Il modo della loro composizione, dapprima affidato tutto alla sorte, fu modificato nel 1547 seguito una Società corale, organizza audizioni di musica dacamera nella sala Sivori e prepara inoltre stagioni liriche ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] basse al pianterreno, che serviva da stanza da pranzo e lavoro, talvolta da cucina durante il giorno, dacamerada letto per la servitù, di dai confini, le altezze, ecc. La loro composizione planimetrica può essere quanto mai varia, e svariatissimi ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...