GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] sino agli ultimi anni, di preparare il pratico comportamento. Sotto questo riguardo, l'opera più significativa era uomini. La mirabile capacità di penetrazione politica e il senso innato della sfumatura e del particolare, venivano in luce con ...
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SESSO
Giovanni Chieffi
(XXXI, p. 481; App. II, II, p. 813; III, II, p. 719; IV, III, p. 314)
Biologia. - Determinazione genetica del sesso. - Negli ultimi anni i meccanismi genetici della determinazione [...] (XX) (Koopman e collaboratori 1991).
Nonostante il comportamento copulatorio di questi topi fosse normale così come lo uccelli, a digametia femminile (ZW), il differenziamento sessuale innato sarebbe programmato in senso maschile, per cui nelle ...
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Per a. c. s'intende il settore dell'antropologia culturale che studia le funzioni cognitive umane in connessione con i contesti culturali in cui tali funzioni si esplicano. L'a. c. (o etnoscienza) è nata [...] tutto ciò che un individuo deve sapere o credere per comportarsi in un modo corretto e accettabile dai membri della società relazioni di opposizione e di inclusione dipendono da facoltà innate della mente. Attraverso la metafora informatica, come il ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] agli ideali del giusnaturalismo. La libertà era l'unico diritto innato; e lo Stato, sorgente, come per il Rousseau di l'illecito non è tale per sé, ma per la sanzione che esso comporta. L'ordinamento giuridico è un sistema di norme. Ma ciò che fa di ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] nostri sensi permettono di 'vedere', che le basi innate del linguaggio consentono di esprimere. La visione della , pp. 577-613 (tr. it.: La città: indicazioni per lo studio del comportamento umano nell'ambiente urbano, in La città, di R. E. Park, E. W ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] di s. Tommaso.
D. concepisce tale a. come un istinto innato nell'uomo, che lo spinge verso beni parziali e illusori distogliendolo dal a confondersi in mezzo a una pluralità di altri che si comportano come lui; ma è la pluralità di coloro pei quali ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] processi fisiologici. In campo biologico, tuttavia, il concetto di norma comporta anche il senso di conformità a uno stato ideale d'esistenza. si aggiunse anche la possibilità di un difetto innato del patrimonio genetico. La suddivisione dell'insieme ...
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L'Africa oltre l'Africa
Alessandro Campus
Carlo Nobili
Donatella Saviola
La schiavitù in america settentrionale
di Alessandro Campus
Jamestown, 1619: nell'allora capitale della Virginia, arriva la [...] chiasso tra cui ciò avviene e l'impazienza visibile nel comportamento dei compratori contribuiscono non poco ad aumentare lo spavento dei nero, che non è tuttavia l'espressione di qualcosa di innato, di immobile e di puro, intrinseco a una presunta " ...
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Evoluzione
EErnst Mayr
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Ernst Mayr
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Aspetti dell'evoluzione biologica: a) diversità; b) speciazione; c) discendenza comune; d) l'origine della [...] di totale conformità non vi è quindi bisogno di invocare il conformismo, inteso come tendenza più o meno innata a comportarsi come gli altri, poiché i meccanismi di trasmissione culturale caratteristici della società umana moderna (uno-a molti) e ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] idee, che seppe esprimere anche in simboli e stili di comportamento. Nessuna di queste idee era originale. Precisa era invece la del dominio dell'uomo, ma che in virtù di un innato vitalismo non intendono rinunciare a quest'ultimo, senza però sapere ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...