Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] 'altra fonte storica da cui ha preso l'avvio la costituzione della s. c. è naturalmente la reazione al comportamentismo rappresentata dalla nascita della psicologia cognitiva (v. App. V; v. anche psicologia, in questa Appendice), la quale, basata sul ...
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Il rapporto tra mente e cervello
Luigi Scoppola
La questione della relazione tra mente e cervello si presenta, fin dalle origini della cultura occidentale, come centrale nell’analisi del soggetto umano. [...] più diffusa e implica il rifiuto più netto della psicologia introspettiva e del soggettivismo. La mente, secondo i comportamentisti, si conosce solo attraverso la descrizione del comportamento della persona.
Negli anni Sessanta e Settanta del 20° sec ...
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Gratificazione
Alberto Oliverio
Il termine gratificazione, spesso equivalente nella letteratura psicologica a soddisfazione, designa in genere lo stato emotivo che accompagna il raggiungimento di uno [...] individui agiscono in quanto ottengono gratificazioni immediate o attese, ebbero profonda e incisiva influenza sulla scuola degli psicologi comportamentisti da J.B. Watson a B.F. Skinner. Secondo questa scuola, il comportamento animale e quello umano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la psicologia si distacca dalla speculazione filosofica e diviene [...] sulla percezione del movimento condotte nel 1912 da Max Wertheimer e dal comportamentismo il cui manifesto viene pubblicato nel 1913 da John Broadus Watson. Il comportamentismo diverrà la scuola psicologia più diffusa negli Stati Uniti fino al 1950 ...
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MASTRONARDI, Lucio
Federica Merlanti
– Nacque a Vigevano, il 28 giugno 1930, da Luciano e da Maria Pistoja.
La madre era maestra elementare nella cittadina; il padre, ispettore scolastico originario [...] e Ch. Dickens) alla coralità dei Malavoglia di G. Verga, dal rovesciamento del topos novecentesco dell’inettitudine al comportamentismo degli scrittori statunitensi. Nonché le reminiscenze di L. Pirandello e A. Moravia, i contatti con G. Fenoglio, i ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] segnalano gratificazione o danno (o la loro scomparsa) nel futuro (questo tipo di rappresentazione è stato adottato dai comportamentisti J. R. Millenson, O. H. Mowrer e J. A. Gray e dai sostenitori delle teorie cognitivistiche contemporanee). Inoltre ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] nello svolgimento dell'interazione e nella costruzione attiva del mondo sociale.Sul piano teorico il suo distacco dal comportamentismo, ma anche da autori come Cooley, che avevano precedentemente focalizzato l'attenzione sul Sé, si evidenzia nello ...
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ambiente e cervello
Alessandro Sale
In parallelo all’azione dei geni, l’ambiente in cui l’individuo si sviluppa e dal quale riceve gli stimoli sensoriali nel corso della vita ha un’influenza notevole [...] all’idea, oggi ampiamente dimostrata, secondo cui i tratti comportamentali possono essere ereditati. La soluzione della diatriba tra comportamentisti ed etologi si deve a Konrad Lorenz, premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1973. Lorenz ...
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empatia
Termine con cui si è soliti rendere in italiano quello tedesco di Einfühlung (anche tradotto con «simpatia simbolica»), usato in estetica e in psicologia per indicare la capacità di porsi nella [...] della parola. La simulazione empatica costituisce per Quine (Pursuit of truth, 1990), nonostante il suo comportamentismo, una modalità epistemica naturale con la quale correntemente e spesso inconsciamente attribuiamo credenze, desideri e percezioni ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] , lo studio del significato, coerentemente con le posizioni del suo maestro Quine (di cui rifiuta tuttavia lo stretto comportamentismo), equivale soprattutto a un’indagine empirica sugli enunciati ritenuti veri dai parlanti di una comunità e sulle ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
comportamentale
agg. [der. di comportamento]. – Che riguarda il comportamento: psicologia c., il behaviorismo o comportamentismo; terapia c., lo stesso che terapia del comportamento (v.); arte c., v. comportamentismo.