Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] somma degli ‘indici di riga’ e degli ‘indici di colonna’ del minore di partenza è pari o dispari: e allora il minore complementare si chiama il c. algebrico (o l’aggiunto) del minore di partenza. Un minore d’ordine 1 è un elemento, aik della matrice ...
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complementocompleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un [...] angolo è lo stesso che angolo complementare, c. di un sottoinsieme equivale a insieme complementare, ecc. ◆ [ALG] C. algebrico: di un elemento o di un minore di una matrice A, è il prodotto tra il determinante della matrice che s'ottiene da A ...
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complementarecomplementare [agg. e s.m. Der. di complemento "che serve a completare"] [ALG] Algebra c.: di una sottoalgebra invariante S in un'algebra A, è l'algebra quoziente A/S di A rispetto a S, [...] cioè l'algebra avente per elementi le classi di elementi di A la cui differenza è un elemento di S. ◆ [ALG] Angolo c.: di un angolo acuto, è l'angolo la cui somma con l'angolo dato è un angolo retto. ◆ ...
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coset
coset 〈kosèt〉 [s.ingl. Comp. di co(mplement) "complemento" e set "insieme"] [ALG] Dato un gruppo G, un sottogruppo H di G e un generico elemento a∈G, il c. destro di H in G rispetto ad a è l'insieme [...] Ha={ha:h∈H} ; analogamente si definisce il c. sinistro. I sottogruppi per i quali c. destro e sinistro coincidono per ogni g∈G si dicono sottogruppi normali o invarianti. ◆ [FNC] Spazio dei c.: spazio ...
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Linguistica
In grammatica, il verbo che esprime un’azione la quale non passa dal soggetto a un complemento oggetto; sono i., per es., dormire, andare, venire, partire ecc. (quando vi sia un complemento [...] diretto, come nella frase dormire sonni tranquilli, si dà a esso il nome di complemento dell’oggetto interno). Il verbo i. può avere solo la forma attiva e assume forma passiva unicamente per esprimere valori impersonali (come nel lat. itur «si va», ...
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relazionale
relazionale [Der. di relazione "che si riferisce a una relazione"] Calcolo r.: [ALG] quello relativo alle operazioni della teoria degli insiemi (unione, intersezione, complemento, inclusione) [...] e alle due operazioni specific. r., cioè la formazione della relazione inversa e la concatenazione; [ELT] [INF] nella tecnica dell'elaborazione elettronica di dati, modo di operare per entità matematiche ...
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erfc
erfc 〈èrf-si o, all'it., èrf-ci〉 [ANM] Sigla dell'ingl. complementary error function, simb. della funzione errore, o d'errore, complementare, definita come il complemento all'unità della funzione [...] errore, cioè erfc(z)=1-erf(z) ...
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colatitudine
colatitùdine [Comp. di co- e latitudine] [ALG] Una delle tre coordinate polari di un punto nello spazio (detta anche distanza zenitale), e precis. l'angolo che il raggio vettore relativo [...] al punto forma con l'asse polare. ◆ [ASF] [GFS] Complemento a 90° della latitudine (celeste, geografica, ecc.). ...
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Astronomia
C. di altezza
In astronomia nautica, circonferenza (c in fig. 1) tracciata sulla sfera terrestre, avente per centro la proiezione su quest’ultima, dal suo centro, di un astro A, e per raggio [...] sferico il complemento dell’altezza h di A misurata da un osservatore in un certo istante. È il luogo delle posizioni di tutti gli osservatori che nel medesimo istante misurano la stessa altezza di quell’astro, onde la posizione dell’osservatore ( ...
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Linguistica
In grammatica, si intende per c. la disposizione dei vari sintagmi, o elementi sintattici, nella proposizione o nel periodo secondo un ordine determinato; si dice c. diretta quando le parole [...] sono disposte secondo un ordine logico o che per convenzione si ritiene normale (soggetto, predicato, complemento); c. inversa quando l’ordine naturale è invertito. Il termine c. indica inoltre la particolare reggenza richiesta, nella proposizione o ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...