L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] , morire) e risultativi (verbi durativi esprimenti la realizzazione di un certo scopo, spesso determinati da un complemento oggetto: leggere un libro, cantare una canzone).
A differenza dell’imperfetto continuo, ogni evento apparentemente singolo ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] di dialettologia romanza, Bologna, il Mulino, 1994, pp. 177-194).
Benincà, Paola (1994), La sintassi dei clitici complemento nelle lingue romanze medievali, in Ead., La variazione sintattica. Studi di dialettologia romanza, Bologna, il Mulino, pp ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] »). Solo l’aggiunta di altri elementi può fornire un sostegno all’una o all’altra interpretazione: la presenza di un complemento d’agente o quella di un avverbio di modo indirizzano sicuramente verso il significato passivo (la finestra è aperta da ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] come tale (27), ma nella lingua antica e letteraria si ha anche il caso dell’oggetto diretto reinterpretato come complemento preposizionale (28):
(27) il proprio orgoglio, il timore, l’incertezza della sorte altrui, la facevano rifuggire dal visitare ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] una realizzazione prosodica che lo stacca dal predicato (➔ soggetto); lo stesso può valere per un verbo e il suo complemento (➔ dislocazioni). Le regole del nostro sistema di scrittura (➔ lingua scritta), tuttavia, non consentono o non impongono di ...
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Diritto
M. cautelari
Provvedimenti provvisori e immediatamente esecutivi miranti a evitare che il trascorrere del tempo possa provocare un pericolo per l’accertamento del reato, per l’esecuzione della [...] di A, che si indica con miA; questa si definisce come la differenza tra l’estensione di D e la m. esterna del complementare di A in D. Risulta sempre miA≤meA; quando sia miA=meA il loro comune valore si assume come m. secondo Peano-Jordan dell ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] ➔ intensificatori) la prima parte è in posizione preverbale, la seconda in posizione post-verbale (non voglio mica);
(d) il complemento oggetto segue il predicato, ma non quando è costituito da un clitico (➔ clitici): voglio la frutta → la voglio;
(e ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] negli esempi è sottolineato) non può essere codificato con a + nome ma necessariamente con da + nome, la forma tipica del complemento di agente.
In sostanza, l’italiano tende a estendere l’uso delle causative ben al di là della codifica di situazioni ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] tipo, abbia sempre rappresentato un argomento a favore della loro natura irriducibilmente qualitativa.
Linguistica
In grammatica, complemento di q., quello che ha la funzione, in concorso con l’aggettivo qualificativo, di determinare una persona ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] tutti dei soldi
La frase in (25), in cui il soggetto della reggente compare nella subordinata come complemento di termine, ammette sia la costruzione esplicita sia quella implicita.
Tra consecutive implicite ed esplicite sussistono differenze ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...