numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] , secondo il quale δ(N)=|NN-NN(0)|/| Li(Ν)|≤0exp[-c(lnN)1/2], dove c>0 è un'opportuna costante e Li(N) è la funzione R, è ottenuto dall'insieme dei n. razionali per complemento, ossia considerando anche i limiti delle successioni di Cauchy (→ ...
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CONFORTO, Fabio
Francesco Saverio Rossi
Nato a Trieste nel 1909 da Ruggero e Irene Vascotto, quando la città era ancora parte integrante dell'Impero austro-ungarico, visse gli anni dell'infanzia, a [...] memorie su tale argomento, dello stesso titolo, Sulle singolarità delle superficie F (2) e F (3) di Noether, I, in Rend. d. R. venne quindi ripresa e ampliata nella memoria Sopra un complemento all'equazione dei tre momenti per una trave continua ...
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altezza
altézza [Der. del lat. altitia, da altus "alto"] [LSF] Una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale. ◆ [GFS] Con rifer. alla superficie terrestre, la distanza da questa (o [...] l'a. virtuale diventa infinitamente grande): v. ionosfera: III 300 d e Fig. 2.1. ◆ [GFS] Anomalia di a.: v. geodesia: III 16 a. ◆ essa, dal suo centro, di un astro A e per raggio il complemento dell'a. h di A misurata da un osservatore O in un certo ...
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operatore di proiezione
Luca Tomassini
Sia ℋ uno spazio vettoriale e P un’applicazione lineare (operatore) di ℋ in sé. Se P=P2 allora P è detto operatore di proiezione. Di particolare importanza è il [...] Lo spazio lineare XI−P={x∈ℋ tali che (I−P)x=x} coincide con il complemento ortogonale di XP in ℋ: se x∈XI−P e y∈XP allora (x,y)=((I−P 1 se x∈X e χX(x)=0 altrimenti. Notiamo che χX(x)2=χX(x). Siano ora Pi(i=1,...,n) dei proiettori ortogonali tali che ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] di A. Una classe K di strutture è elementare se è definibile, vale a dire se
[2] K = {M ∈ Sτ | M ' A}
per qualche enunciato A ed elementare in vale a dire quelli finiti e co-finiti (i complementi cioè dei finiti) che sono definibili (con parametri) ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria degli insiemi
Gabriele Lolli
La teoria degli insiemi
La teoria degli insiemi è universalmente considerata, nella sua concezione e impostazione [...] , necessariamente numerabile, dei reali definibili possiede un complemento non vuoto e, qualora il continuo fosse bene Russell (1872-1970), con il controesempio di {1,2}, e {{1}, {2}, {1,2}}.
La dimostrazione di Zermelo del 1904 suscitò forti reazioni ...
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LEVI, Eugenio Elia
Luca Dell'Aglio
Nacque a Torino il 18 ott. 1883, da Giulio Giacomo e da Diamantina Pugliese, e fu fratello del matematico Beppo. Allievo della Scuola normale superiore di Pisa, si [...] il L. partecipò alla prima guerra mondiale. Era capitano di complemento del genio allorché morì il 28 ott. 1917 presso Cormons L. (1883-1917), in Boll. di bibliografia e storia delle matematiche, s. 2, XX (1918), 1, pp. 38-45; C. Miranda, Progressi e ...
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navigazione
navigazióne [Der. del lat. navigatio -onis, dal part. pass. navigatus di navigare, che è da navis "nave"] [LSF] Il procedere galleggiando sull'acqua del mare, di un lago, un fiume e simili [...] di altezza) avente per centro l'astro e per raggio sferico il complemento χ di h (H nella fig. 1.1); così, se l'intersezione di due di tali bisettrici (b₁ e b₂ nella fig. 2.4). Se le osservazioni non sono simultanee, per renderle tali è sufficiente " ...
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GERBALDI, Francesco
Aldo Brigaglia
Nacque a La Spezia il 29 luglio 1858 da Francesco e da Caterina Boeris. Compì i suoi studi universitari a Torino dove allora insegnavano E. D'Ovidio (la cui influenza [...] predilezione per i metodi algebrici faceva da naturale complemento ai metodi geometrici puristici adottati da Guccia. Tra come Le frazioni continue di Halphen in relazione colle corrispondenze [2,2] involutorie e coi poligoni di Poncelet, in Rend. ...
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posizione
posizióne [Der. del lat. positio -onis, dal part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Il luogo dove una cosa è posta, in relazione a punti di riferimento. (b) Il porre qualcosa, sia [...] v. fig.) ha per vertici l'astro A, il polo celeste P sopra l'orizzonte e lo zenit Z del luogo, per lati l'arco di cerchio meridiano PZ, (π/2)-φ, pari al complemento della latitudine geografica φ del luogo, l'arco di cerchio orario dell'astro AZ, χ=(π ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...