I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] un sintagma nominale designante entità animata (o assimilabile: nomi collettivi di persone, istituzioni, ecc.) con funzione di oggetto o complementoindiretto, o, a seconda del verbo, un locativo (14 c.) (Salvi 1988: 61-62):
(14)
a. Mario ha dato il ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] è semplicemente cancellato.
Il pronome relativo può avere tutte le funzioni sintattiche: soggetto (5), oggetto (6) e complementoindiretto (7-9). L’operazione con cui l’antecedente è ripreso da un pronome relativo si dice relativizzazione (➔ pronomi ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] elezioni regionali
Con il verbo vedere le frasi (37 a.) e (37 b.) possono essere trasformate in due modi: il complementoindiretto diventa il soggetto del verbo vedere, coniugato nel modo e tempo del verbo della frase di origine, mentre quest’ultimo ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] il padre
b. la ragazza di cui Gianni ha divertito i genitori.
I verbi della classe III codificano l’esperiente come oggetto o complementoindiretto. Quest’ultimo è introdotto da a se è costituito da un nominale pieno (15 a.) e dal clitico dativo se ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] di vista argomentale, il -si è argomento del verbo perché indica il beneficiario dell’evento e realizza il complementoindiretto (detto anche complemento di termine o dativo: a sé). Se è omesso, dev’essere sostituito da un altro destinatario per ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] antica si usava anche la forma obliqua cui nel senso dell’odierno chi, preceduta da preposizione in funzione di complementoindiretto («per cui t’à così distructo ... Amore?», Dante, Vita nuova, II; «a cui ricovro?», Torquato Tasso, Ger. Lib. IV ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] ha danneggiato sé stesso [?sé]
A differenza del clitico riflessivo, che ha solo funzione di oggetto diretto e di complementoindiretto (3-4), il pronome riflessivo libero può occorrere anche se retto da preposizione, a volte in alternanza con la ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] / *l’idraulico ha aggiustato
È invece intransitivo quando non ammette complemento oggetto, come nel caso di arrivare in (14):
(14) oggetto: lavarsi, vestirsi;
(b) verbi con uso riflessivo indiretto, il cui oggetto non è la persona in generale ma ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] un / l’ / quell’altro).
Gli indefiniti possono essere seguiti da complementi partitivi (ciascuno dei due, molti di loro) e, in alcuni casi es. «et amo altrui»: Petrarca, Canz. CXXIV, 11) o indiretto (ad es. «piacere altrui»: Boccaccio, Dec. VII, 5; « ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] denota il destinatario (o beneficiario) dell’azione o un oggetto posseduto.
Nelle forme canoniche è oggetto indiretto (tipicamente, complemento di vantaggio: comprarsi, prepararsi) (2-3) o indica possesso inalienabile (4) (Jezek 2003: 123):
(2) Mario ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...