I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] denota il destinatario (o beneficiario) dell’azione o un oggetto posseduto.
Nelle forme canoniche è oggetto indiretto (tipicamente, complemento di vantaggio: comprarsi, prepararsi) (2-3) o indica possesso inalienabile (4) (Jezek 2003: 123):
(2) Mario ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] principale; citare, sotto forma di discorso diretto o indiretto, le parole pronunciate da altri parlanti (come in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento, preposizione + nome, ecc.; singole parole, come sostantivi (come in ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] i pronomi clitici di terza persona, singolare e plurale, suddistinguono tra gli obliqui forme di complemento oggetto diretto (es. in 9) e forme di complemento oggetto indiretto (es. in 10), secondo lo schema descritto in (11):
(9) prendo
(a) il caffè ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] può essere rappresentato da un complemento oggetto (Bianca dice le preghiere), da un complemento preposizionale (Bianca parla di Zebedeo di enunciati. Il ➔ discorso riportato, sia diretto sia indiretto, può essere introdotto da tre tipi di verbi, ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] alla frequenza della posizione preverbale del complemento oggetto o del complemento d’agente nella prosa latineggiante del primo apice nel corso dell’Ottocento, anche per il concorso indiretto dei programmi linguistici che agivano in tal senso: si ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] può anche ricorrere senza preposizione: in funzione di oggetto indiretto (questo è un uso piuttosto formale) (19), oppure inserito tra articolo (o preposizione articolata) e nome con valore di complemento di relazione (20):
(19) Il dirigente cui [= a ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] in andare avanti, dare addosso, venire via), le locuzioni verbali sono formate da un nucleo verbale e da un complemento diretto o indiretto, come in fare ammenda, avere luogo, mettere in atto ecc.
Il significato delle locuzioni verbali si esaurisce ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...