I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] essere trasformate in due modi: il complementoindiretto diventa il soggetto del verbo vedere, coniugato nel modo e tempo del verbo della frase di origine, mentre quest’ultimo si muta in un sintagma nominale oggetto diretto (38 a.); il soggetto della ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] complemento oggetto (Bianca dice le preghiere), da un complementoè naturale, i verba dicendi sono il principale strumento col quale introdurre esplicitamente la citazione di enunciati. Il ➔ discorso riportato, sia diretto sia indiretto ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] ha danneggiato sé stesso [?sé]
A differenza del clitico riflessivo, che ha solo funzione di oggetto direttoe di complementoindiretto (3-4), il pronome riflessivo libero può occorrere anche se retto da preposizione, a volte in alternanza ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] e letterario ed entra decisamente in quello filosofico.
A cavallo tra Cinquecento e Seicento, l’italiano si confronta direttamente (e di gli, valido per il complementoindiretto singolare maschile e femminile e per il plurale ambigenere; rarefazione ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] è quella tra verbi transitivi e intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi; una sintesi in Jezek 2005). Un verbo è transitivo quando ammette un complemento ➔ oggetto (o diretto con uso riflessivo indiretto, il cui oggetto non è la persona in ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ) e Numero (singolare) dell'oggetto diretto;
Persona (prima, seconda o terza) e Numero (singolare) dell'oggetto indiretto.
di vista grammaticale come un complemento oggetto, di conseguenza 'ciò che viene raggiunto' è espresso da un caso obliquo, ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] di otto funzioni grammaticali. Esse sono:
(a) l’oggetto diretto (ogg1)
(b) l’oggetto indiretto animato (ogg2_anim)
(c) l’oggetto indiretto inanimato (ogg2_inanim)
(d) il complemento della copula (comp)
(e) l’obliquo di meta spaziale (obl_meta)
(f) l ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complementoindiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] reggente ha un complementoindiretto preposizionale, di è una preposizione e introduce una completiva obliqua (24).
La differenza tra i due tipi di completiva si manifesta nei casi di pronominalizzazione (➔ pronomi): la completiva oggettiva direttaè ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] diretto: in tali casi l’imperfetto ha significato di passato recente (ha detto che partiva proprio in quel momento) e futuro imminente (ha detto che veniva subito). In entrambi i casi l’imperfetto è di carattere perfettivo. Nel discorso indiretto ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] era lei, che poteva fungere da oggetto diretto (le persone correano per vedere lei: Dante, Vita nuova XXVI, 1), da oggetto indiretto (Ed io, rispondendo lei, dissi: Dante, Vita nuova XVIII, 6) e da complemento di una preposizione (ne la seconda le ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato...
diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...