Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] di un certo numero ditermini grammaticali. I termini usati erano di tre specie. Alcuni termini descrivevano la posizione relativa didi questi ultimi come complementi fonetici, largamente usati per precisare l'aspetto fonetico di radici non di rado ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] detta appunto marca, che è presente in uno di essi e manca nell’altro. In altri termini, uno dei due elementi in opposizione è ‘privo ma → *il simpatico; il cane di Luigi → il cane, ma → *il di Luigi): i complementi e i modificatori (come il genitivo ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] lo, come lui, richiede l’individuazione di un terminedi terza persona singolare maschile, tramite cui lo vedo – * vedo lui, l’albero). Per lo stesso motivo, il lo complemento della copula non può esser sostituito con lui: ricco, lo è rispetto a * ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] (XXIV [1899], pp. 117-139) Il complemento dei canzoniere provenzale di Bernart Amoros, scoperto dal B. appena ventenne proprio L'opera, che per espressa volontà di Mussolini doveva essere compiuta "nel terminedi anni cinque", a partire dal 1935, ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] noi, il tuo comportamento non ci persuade.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte a un riposizionamento dell’oggetto o del complemento indiretto al termine dell’enunciato, e alla sua anticipazione mediante un clitico con funzione cataforica, si parla ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] il complemento oggetto (pecunias) del verbo habere; nel passaggio successivo habere acquista il valore di ausiliare e luogo), a loro volta facenti capo al nome fores, dal termine indoeuropeo per «porta». In italiano, fuori può avere valore avverbiale ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] dai seguenti mezzi:
(a) l’enfasi intonativa sul complemento o sulla frase effettivamente negati (➔ focalizzazioni), indicata dal sottolineato (di), ecc.
Nel parlato molto informale possono assumere lo status di elementi a polarità negativa termini ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] Aquilio non sia presente»). La presenza del complementatoredi davanti all’infinito rappresenta una innovazione romanza termine completivo riflette la proprietà che hanno queste subordinate di ‘completare’ il predicato della frase reggente, ossia di ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] della lingua italiana, fino a ➔ Giovanni Boccaccio, il complemento ➔ oggetto si colloca spesso prima del participio (➔ ) Nell’ipotesi di cessazione dell’attività la dichiarazione annuale va presentata entro i normali termini (www.fiscoetasse.it ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] , al termine del processo espresso dal verbo, è diversa da quella che vigeva prima dell’azione stessa: arrivare, andare, morire) e risultativi (verbi durativi esprimenti la realizzazione di un certo scopo, spesso determinati da un complemento oggetto ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...