La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] di stelle dovuta al prevalere delle forze di gravità su quelle di pressione», proveniente dalla medicina).
La forma più produttiva di creazione ditermini e di l’uso di forme verbali passive, specialmente con cancellazione del complemento d’agente; ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] essere riportate con un discorso indiretto «frasi principali non trasformabili in frasi complemento» (Mortara Garavelli 20012: 447), come ad es. le ottative, in (5), o frasi nominali di vario genere (➔ nominali, enunciati) come quelle in (6) e in (7 ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] dove il parlante, non essendo in grado di portare a termine la frase in italiano, la riformula in di vario tipo, cioè gruppi di parole formati, ad es., da articolo + nome (come in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] . Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente la causa o il fine – due processi indipendenti. Il termine che esprime la relazione, e quindi determina il modo della ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] 1978: 320 segg.) la dipendente può essere priva di verbo (16); il secondo terminedi paragone nominale può anche avere una struttura interna complessa (17), ed essere sia un soggetto, come in (16) e (17), che un complemento (18):
(15) Ma a Beirut è l ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] l’elemento (per es., che) che ha come proprio complemento una frase (➔ completive, frasi), dando così luogo a un costituente sintattico di cui rappresenta la testa; il termine è normalmente impiegato solo nell’ambito della subordinazione completiva ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] del soggetto dell’enunciato è di norma causa intenzionale di un cambiamento subito dal referente del complemento oggetto, e in cui l rincarare, rincasare, trapiantare, trasfigurare.
I termini nome parasintetico e aggettivo parasintetico sono ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] Lo spagnolo, che condivide con l’italiano questa peculiarità, non ne presenta la stessa varietà di forme.
Va notato che il termine infinito sostantivato è discutibile. Tra le costruzioni in questione occorre operare una distinzione tra gli infiniti ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] ; ➔ predicativo, complemento) e a varie altre categorie di verbi, dal significato più o meno ‘leggero’ (i verbi ausiliari, i verbi fraseologici, i ➔ verbi supporto, ecc.; ➔ ausiliari, verbi; ➔ fraseologici, verbi). Un altro termine per designarli è ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] descrittiva, e introdusse il termine stesso di copula, per sottolinearne la funzione di legame tra due costituenti nominali. In sintesi, propose di considerare la copula come un operatore che ha come complemento un costituente nominale e con ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...