I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello stilistico-sintattico degli storiografi latini si ripercuote sulla struttura della frase (complemento linguaggi scientifici si rinnovano con l’assunzione di numerosi terminidi origine latina o greca (Dardano 1994; ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] per essere definito necessiterebbe di un terminedi confronto con possibilità di delimitazione ben chiare. preposizione a davanti a un complemento oggetto di persona (➔ accusativo preposizionale). O altri usi di preposizioni certamente diversi dalla ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] di Schwarze (1985) e specialmente di Simone (1997; lavori recenti in Cini 2008a). Lo stesso termine verbo sintagmatico (ormai affermatosi a scapito di (14 a.), che richiedono un complemento sotto forma di sintagma preposizionale, come anche negli ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] 1826 dal grecista F.W. Thiersch insieme col terminecomplementare ipotassi (dalla preposizione gr. ypó «sotto»). Il significato originario allude all’‘accostamento’ di unità linguistiche di livello equivalente, come invece è proprio delle relazioni ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] e delle diverse funzioni delle terminazioni si può procedere a una serie di distinzioni: così, ad es., di un verbo è diventato preposizione «attraverso la rianalisi di quello che era originariamente il soggetto del participio come complemento ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] denominato controllo. Questo termine si riferisce al fatto che l’assegnazione del ruolo di soggetto dell’oggettiva implicita può essere controllata (cioè determinata) o dal soggetto o dall’oggetto o da un complemento indiretto del verbo reggente ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] composta da un soggetto e da un predicato) cessi di essere grammaticale; [...] come sinonimo dicomplemento aggiunto viene usato talvolta il terminedi espansione (Dubois et al., 1979: 60; termine alternativo è circostanziale).
In una frase come ieri ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] si ha nei costrutti con verbi copulativi, che non sono autonomi dal punto di vista lessicale e necessitano di un complemento predicativo del soggetto (➔ predicativo, complemento) per formare un predicato:
(11) Maria è diventata un’insegnante
(12) i ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] complemento del nucleo sia che risulti associata alla coda sillabica (Marotta 1988).
Di conseguenza, il grado di solidarietà presenza prosodicamente regolata dei cosiddetti dittonghi mobili (termine introdotto da Benedetto Buommattei nel 1623), vale ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] politico e amministrativo francese arricchirono ditermini e costrutti nuovi le scritture di equivalenti considerati più generici: effettuare o realizzare (invece di fare), costituire (in luogo di essere) e il ricorso al tipo verbo + complemento ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...