Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] descrittiva, e introdusse il termine stesso di copula, per sottolinearne la funzione di legame tra due costituenti nominali. In sintesi, propose di considerare la copula come un operatore che ha come complemento un costituente nominale e con ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] forma.
Il fenomeno della diatesi coinvolge, direttamente o indirettamente, le nozioni di valenza verbale, dicomplemento e di ruolo tematico (➔ argomenti; ➔ complementi; ➔ sintassi). Come si è accennato, ogni predicato ha una struttura argomentale ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] di specificare in inciso la fonte di parole riportate in discorso diretto, figurando, in posizione libera, dopo un complemento («Da parte dei servizi di (ci si passi il termine) ‘propaganda’ cristiana
Si noti l’effetto di mitigazione delle parentesi e ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] considera la manifestazione più tipica dell’➔anacoluto, termine con cui si designa una sequenza sintattica altre forme di anafora esemplificate in (2-5). Va da sé che nei casi di anteposizione di un soggetto o di un complemento diretto ripreso ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] l’uso del corsivo rapportato al tondo per segnalare un termine straniero, per connotare un significato speciale o per attribuire un usate nelle edizioni di poesia come segno di non-scrittura dalla non trascurabile funzione dicomplemento del testo ( ...
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Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] con A «agente»), in modo da distinguerlo dal complemento oggetto dei verbi transitivi (indicato con O «oggetto») e dal analogamente all’inglese e a molte altre lingue, tale marca di caso non esiste; quindi la lingua non è considerata ergativa. ...
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PARAGONE, COMPLEMENTODI
Nell’analisi logica, il complementodi paragone è un complemento indiretto che indica il secondo termine del confronto tra due cose o esseri animati, o tra due qualità appartenenti [...] torta è più buona che bella
Negli spinaci c’è meno ferro che nella rucola
• Con il comparativo di uguaglianza, il complementodi paragone è introdotto dalla congiunzione come o dall’➔avverbio quanto
Il mio skateboard è rosso come il tuo
Mio ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] dopo il verbo. Complemento dell’o. interno Quello che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine a ; sognare sogni beati ecc.
Psicanalisi
Il termine o. è usato in vari sensi, di cui i più importanti sono: a) in ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] a cui inerisce. Di qui poi l’uso del termine per designare, in genere, la coscienza e il pensiero, e quello di ‘oggetto’ per compie l’azione; un s. logico è, per es., il complemento d’agente («gli alunni furono rimproverati dal maestro» equivale a «il ...
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Linguistica
In grammatica, si intende per c. la disposizione dei vari sintagmi, o elementi sintattici, nella proposizione o nel periodo secondo un ordine determinato; si dice c. diretta quando le parole [...] normale (soggetto, predicato, complemento); c. inversa quando l’ordine naturale è invertito. Il termine c. indica inoltre la permette la risoluzione di taluni problemi (per es. c. della bisettrice di un angolo, del baricentro di un trapezio, del ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...