La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] 1826 dal grecista F.W. Thiersch insieme col terminecomplementare ipotassi (dalla preposizione gr. ypó «sotto»). Il significato originario allude all’‘accostamento’ di unità linguistiche di livello equivalente, come invece è proprio delle relazioni ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] e delle diverse funzioni delle terminazioni si può procedere a una serie di distinzioni: così, ad es., di un verbo è diventato preposizione «attraverso la rianalisi di quello che era originariamente il soggetto del participio come complemento ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] denominato controllo. Questo termine si riferisce al fatto che l’assegnazione del ruolo di soggetto dell’oggettiva implicita può essere controllata (cioè determinata) o dal soggetto o dall’oggetto o da un complemento indiretto del verbo reggente ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] composta da un soggetto e da un predicato) cessi di essere grammaticale; [...] come sinonimo dicomplemento aggiunto viene usato talvolta il terminedi espansione (Dubois et al., 1979: 60; termine alternativo è circostanziale).
In una frase come ieri ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] si ha nei costrutti con verbi copulativi, che non sono autonomi dal punto di vista lessicale e necessitano di un complemento predicativo del soggetto (➔ predicativo, complemento) per formare un predicato:
(11) Maria è diventata un’insegnante
(12) i ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] complemento del nucleo sia che risulti associata alla coda sillabica (Marotta 1988).
Di conseguenza, il grado di solidarietà presenza prosodicamente regolata dei cosiddetti dittonghi mobili (termine introdotto da Benedetto Buommattei nel 1623), vale ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] . Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente la causa o il fine – due processi indipendenti. Il termine che esprime la relazione, e quindi determina il modo della ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] 1978: 320 segg.) la dipendente può essere priva di verbo (16); il secondo terminedi paragone nominale può anche avere una struttura interna complessa (17), ed essere sia un soggetto, come in (16) e (17), che un complemento (18):
(15) Ma a Beirut è l ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] l’elemento (per es., che) che ha come proprio complemento una frase (➔ completive, frasi), dando così luogo a un costituente sintattico di cui rappresenta la testa; il termine è normalmente impiegato solo nell’ambito della subordinazione completiva ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] Lo spagnolo, che condivide con l’italiano questa peculiarità, non ne presenta la stessa varietà di forme.
Va notato che il termine infinito sostantivato è discutibile. Tra le costruzioni in questione occorre operare una distinzione tra gli infiniti ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...