BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] vanno interpretate nel quadro dell'appartenenza di lacopone all'Ordine francescano: più che espressioni di sentimenti personali, sono mezzi e strumenti di edificazione, quasi diremmo un complemento della predicazione e forse dell'insegnamento ...
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L’Istituto italiano per gli studi storici
Marta Herling
L’Istituto italiano per gli studi storici, costituito il 16 luglio 1946, è una delle opere alle quali Croce dedicò gli ultimi anni della sua vita [...] didididi senza possibilità di meglio didi un passo dei Taccuini didi Croce in memoria dididididi operare entro di essa o su di essa. Lavoro perciò fuori di essa o cerco di darle qualche complementodi un Istituto di studi dididi cui ci pare dididi ...
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TIBALDI (de' Pellegrini), Pellegrino
Gianpaolo Angelini
TIBALDI (de’ Pellegrini), Pellegrino. – Nacque a Puria di Valsolda (Como) nel 1527, da Tibaldo Tibaldi de’ Pellegrini, muratore e architetto (Morigia, [...] sapore alessiano si dimostra una sensibilità risentita per il complemento scultoreo. In definitiva, al dibattito architettonico coevo Pellegrino offrì un repertorio di opzioni linguistiche di straordinaria ricchezza e modernità. Anche sul fronte più ...
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quale
Riccardo Ambrosini
. 1. Le 1144 attestazioni di q. comprendono, secondo le edizioni cui si attiene questa Enciclopedia, 574 ‛ quale ' (385 nel Convivio e 123 nella Vita Nuova, di contro a 6 nelle [...] è la distribuzione degli elementi del paragone in Pg XXVII 15 divenni tal introduce una proposizione o un complemento successivi alla parte del periodo così rampogni altrui?; Pg XII 64 Qual di pennel fu maestro o di stile...?; Pd XXXII 103, If III 73 ...
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quanto
Riccardo Ambrosini
1. Di q. - avverbio, aggettivo e pronome relativo e interrogativo, ma anche dimostrativo nel sintagma ‛ tutto q. ' (v. 8.), sostantivo (v. 9.), preposizione (v. 5.) e congiunzione, [...] 3 tanto quanto questa etade ha di salita tanto dee avere di scesa, con ‛ tanto ' iterato e complemento partitivo, come in XXVI 8), maggiore la distanza di q. da ‛ tanto ', ma alla correlazione s'intreccia, a volte, un paragone, ora iperbolico ora ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] complemento oggetto, con complemento IV 3, VIII 4, XIII 3, IV II 5, VIII 16, XII 13, XVI 4, 9 e 10). Altri casi di v. unito a ‛ può ' o ‛ si può ' (anche al plurale): I I 6, III 10, IX 4, X vera (vv. 52-54), al paragone con colui che sognando vede (v. ...
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MARZIALE, Marco
Alessandro Serafini
– Non si conosce la data di nascita del M., pittore belliniano, tuttora poco studiato, la cui attività è documentata dalla fine del XV secolo.
La sua storia critica [...] dei protagonisti e colloca delle figure dicomplemento nella penombra dello sfondo, conferendo a Dürer, in Paragone, XXII (1971), 253, pp. 71 s.; H.W. van Os - C. de Jong-Janssen, in The early Venetian paintings in Holland, a cura di H.W. van Os ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] D.] / vidi molt'ombre... poner mente.
4. T. è pronome di fronte a complemento partitivo, in Rime L 7 i' sento tanto di valore; Cv IV XIX 10 e XXVI 8 tanto di piacere... e... tanto di dilettazione; Pg XXIV 152 tanto di grazia; Pd I 79 (cfr. Pg XV 4) e ...
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conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] ").
Dal verbo c. dipende per lo più un complemento oggetto (sostantivo o pronome), talora una proposizione interrogativa, volgari, il che non è). Quando invece, nel corso di un paragone inserito nel brano, è chiamato a specificare la conoscenza che ...
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partire
Fernando Salsano
Il significato dominante della forma intransitiva, anche di quella pronominale, è di " allontanarsi ", " andar via ", con una decisa prevalenza del senso del distacco su quello [...] dal simbolo della croce, trascorsero, forse suggestionati dal precedente paragone della stella cadente (cfr. in particolare i vv. 17 la successione delle scene, è frequente l'occorrenza di p. con complemento, come in III 2 come inebriato mi partio ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne cioè il titolo: cavasi del medesimo...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...