La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] motivo o sul fine).
Si dà di seguito un prospetto degli interrogativi usati in italiano per rivolgere una domanda:
In particolare:
(a) tutte le forme elencate possono essere usate sia in funzione di soggetto che dicomplemento, diretto o indiretto ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] diretti del verbo (soggetto e complemento oggetto) diventano obliqui, di norma introdotti da di:
(1) il programma chiude usati al finedi aumentare la coesione testuale; essi permettono infatti di fare riferimento a un predicato per mezzo di un nome ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] fine sentimento che li faceva rifuggire dall’incominciare la proposizione […] con un monosillabo privo di accento, e quindi di suono e di clitici complemento nelle lingue romanze medievali, in Ead., La variazione sintattica. Studi di dialettologia ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] nelle edizioni di poesia come segno di non-scrittura dalla non trascurabile funzione dicomplemento del testo al pari delle altre icone emozionali, come demarcativi della fine del turno di parola (Antonelli 2008: 208-209).
Antonelli, Giuseppe ( ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] notare, a differenza di quanto avviene nel caso dell’avverbio diversamente, che può occorrere sia in finedi frase (22) sia , qualora un avverbio sia reso più ‘pesante’ dalla presenza di un complemento (cfr. 26 e 27), la sua posizione fra l’ausiliare ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] finedi mantenere elevato il valore d’uso dei prodotti. La domanda di certificazione si è coerentemente coordinata con quella di sistemi di , complementodi q., quello che ha la funzione, in concorso con l’aggettivo qualificativo, di determinare ...
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SOGGETTO
Nell’analisi logica, il soggetto (dal latino subiectum ‘che sta sotto, che è alla base’) è l’elemento della frase a cui si riferisce il predicato, con il quale concorda nel numero, nella persona [...] ’articolo femminile
«Per» è usato nel complementodi mezzo
E si può usare anche a inizio di frase
Troppo è un avverbio molto diffuso
Oh dirette
Ti è piaciuto il regalo?
– dopo la fine della battuta del discorso diretto
«Fa’ attenzione» diceva ...
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VOCAZIONE, COMPLEMENTODI
Nell’analisi logica, il complementodi vocazione è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa a cui ci si rivolge in un ➔discorso diretto.
Il complemento [...] Se si trova all’inizio o alla fine della frase, è isolato per mezzo di una virgola, posta rispettivamente prima o dopo
fai inciampare!
Usi
Nella lingua letteraria spesso il complementodi vocazione è introdotto dall’➔interiezione o
O notte, ...
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DISTRIBUTIVI, PRONOMI
I pronomi distributivi sono pronomi ➔indefiniti usati per indicare la distribuzione di una qualità o un’azione tra vari elementi presi singolarmente.
• Nell’italiano contemporaneo [...] a quello indefinito, questi pronomi vengono posti alla fine della frase, a volte preceduti dalla preposizione semplice possono anche essere seguiti da un complemento ➔partitivo
Consegnò un computer per ciascuno di loro
• Molto meno frequenti sono ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...