Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] aggiustato
È invece intransitivo quando non ammette complemento oggetto, come nel caso di arrivare in (14):
(14) il fine»). Incrociando queste tre caratteristiche, si ottengono almeno quattro classi principali di verbi (la terminologia utilizzata di ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] servono cioè a valutare anche qualità ed eventi.
Così, alla fine della prima frase di (3) è dato il contenuto I raggi […] in proprio alla necessità di far iniziare la frase con un’informazione data (il complemento oggetto diretto di una frase che ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ma → *il simpatico; il cane di Luigi → il cane, ma → *il di Luigi): i complementi e i modificatori (come il genitivo, come tema del discorso, quindi presente all’ascoltatore, ma che alla fine viene richiamato» (Benincà, Salvi & Frison 1988: 160; ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] essere ripetuta indefinitamente, per un numero indefinito di argomenti o complementi. L’ordine dei vari costituenti dislocati è
(95) lo senti il rumore del cuore (Samuele Bersani, “Finedi una storia”, 1994)
(96) sorprese non ne avrai (Renato Zero ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] con il complemento oggetto (pecunias) del verbo habere; nel passaggio successivo habere acquista il valore di ausiliare e cunctando «ristette esitando», in Ammiano Marcellino, Res Gestae a Fine Corneli Taciti 17, 8; stellas ire trahendo comas «le ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] che Giovanni abbia perso il treno funziona come complemento oggetto di teme: è una completiva, che esprime un argomento è visto, la forma detta causale si presta anche all’espressione del fine, e più in generale dei motivi; dall’altro lato, la causa ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] C. Aquilio non sia presente»). La presenza del complementatoredi davanti all’infinito rappresenta una innovazione romanza ancora non resistere a una strana sensazione di paura di essere alla fine dimenticato
(89) sono sicuro di non sbagliare
ma più ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] della lingua italiana, fino a ➔ Giovanni Boccaccio, il complemento ➔ oggetto si colloca spesso prima del participio (➔ italiano del marchese di Cacherano, gentiluomo astigiano, la sposò (Alfieri 1996: I, 1)
(53) Venuta dal Cile alla fine del secolo ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] non dà informazioni né circa l’inizio, né circa la fine dell’evento stesso, bensì sul suo perdurare e la possibilità verbi durativi esprimenti la realizzazione di un certo scopo, spesso determinati da un complemento oggetto: leggere un libro, ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] complementare ipotassi (dalla preposizione gr. ypó «sotto»). Il significato originario allude all’‘accostamento’ di unità linguistiche didi invertire l’ordine delle frasi e di connetterle con un segno interpuntivo peculiare (i due punti), al finedi ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...