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Franca Brambilla Ageno
1. Di una preposizione non è possibile definire un valore semantico del tutto autonomo, specialmente se questa è d'uso frequente: il valore semantico di una preposizione è avvertibile [...] impiego così dopo verbi di movimento come dopo verbi di stato. Ci limiteremo a un paio di esempi:
Indi venimmo al fine ove si parte / vaghe (If XXIX 3). Senso più nettamente finale dopo complementodi luogo: stanno a' perdoni a chieder lor bisogna (Pg ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] planetaria del modo di produzione capitalistico accompagnerà sino alla fine, in modo persistente, la tenace e vorace ricerca di Marx.
Così sviluppo crescente dell’esercito industriale di riserva. D’altra parte, il complementodi questa legge è dato ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] di mi (m' in posizione antevocalica) proclitico comprende le funzioni dicomplementodi termine, dicomplemento oggetto e di particella riflessiva. La distribuzione di sentir ch'oma' la morte tiri / a fine... la mia greve vita ". L'ordine inverso, ...
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Alfabeto figurato
A. Cadei
M. Bernardini
INQUADRAMENTO GENERALE
di A. Cadei
Si definisce così l'a. le cui lettere, maiuscole o minuscole, sono formate con figure umane e animali che ne riproducono [...] comparsa della scrittura figurata nella miniatura armena, dove viene usata, a partire dalla fine del sec. 12°, come scrittura d'apparato, a complementodi grandi iniziali figurate con i simboli degli evangelisti in pagine incipit dei singoli vangeli ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] di disordine, fonte di ansietà e di conflitti, l'impuro si sedimenta sulle zone di confine, sulle frontiere corporee come su quelle sociali. Nella riflessione difine un livello interpretativo distinto (nonché complementare) rispetto a quello che si ...
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Maria Vergine
. - Prima di essere un tema saliente della poetica della Commedia il dogma di M., vergine e " theotokos ", l'intatta Madre di Dio nel cui grembo il Verbo prese umana carne, è centralissimo [...] di Maria Vergine, femmina veramente e figlia di loacchino e d'Adamo: una precisazione subordinata, un complementodi del mistero che medita la salita al cielo, prima della fine del tempo, di Cristo e di M. soli, con le due ‛ stole ' dell'anima ...
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TIBALDI (de' Pellegrini), Pellegrino
Gianpaolo Angelini
TIBALDI (de’ Pellegrini), Pellegrino. – Nacque a Puria di Valsolda (Como) nel 1527, da Tibaldo Tibaldi de’ Pellegrini, muratore e architetto (Morigia, [...] complemento scultoreo. In definitiva, al dibattito architettonico coevo Pellegrino offrì un repertorio di opzioni linguistiche di 165-190; D. Benati, Domenico Tibaldi e la pittura bolognese difine Cinquecento, pp. 311-320); A. Casati, «La detta ...
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grazia [plur. anche graze, nel Detto]
Domenico Consoli
Andrea Ciotti
Quando non è termine dottrinale (v. oltre), il vocabolo indica precipuamente un complesso di qualità e di virtù - attinenti in particolare [...] caso di aequivocatio nel corso di un medesimo verso, dopo quello di Pd IV 122); mentre, seguita da un complementodi specificazione creatura è il soggetto della g.: per conseguire un fine soprannaturale, Dio concede un mezzo soprannaturale (Tomm. Sum, ...
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occhio
Federigo Tollemache
Si hanno le occorrenze seguenti: Vita Nuova 56, Rime 68, Convivio 71, Inferno 67, Purgatorio 101, Paradiso 95, Fiore 6.
O. è dato dalle Concordanze dell'I.B.M. come il sostantivo [...] ... terminava ne li occhi miei, XV 8), due volte come complementodi termine (II 1 a li miei occhi apparve la... donna de quale apprende la differenza de le cose in quanto sono ad alcuno fine ordinate; XIII 11, II Voi che 'ntendendo 33 (ripreso in XV ...
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principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni [...] principium consistit). Per tutto questo, Dio è insieme p. e finedi tutte le cose: Ep XIII 90 cum [Dio] sit alfa e ‛ nel p. ', usate in assoluto o costruite con un complemento. ‛ Dal p. '. occorre nel senso di " dapprima " in Vn XXV 6, XXX 2; Cv II XV ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...