PICCIONI, Oreste
Adele La Rana
PICCIONI, Oreste. – Nacque a Siena il 24 ottobre 1915, da Ubaldo Piccioni e Calliope Burali, secondo figlio dopo la sorella Anna (n. 1914).
Il padre perse la vita combattendo [...] seconda guerra mondiale, a partire dalla fine del 1941. Piccioni divideva il suo tempo tra il laboratorio di fisica e l’Istituto militare superiore delle trasmissioni, dove prestava servizio come sottotenente dicomplemento nell’arma del genio.
Il ...
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orologio
orològio [Der. del lat. horologium, dal gr. horológ✄ion "che dice l'ora", comp. di hóra, lat. hora, "ora" e del tema di légo "dire"] [MTR] Strumento che misura il trascorrere del tempo del giorno, [...] verticale. Dall'epoca della sua realizzazione (fine del '500) è stato il più diffuso o. di prestigio da appartamento, caratteristica che ha del passaggio di astri (in primis il Sole) al meridiano del luogo e come tale complemento indispensabile del ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] di vario tipo, cioè gruppi di parole formati, ad es., da articolo + nome (come in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento segnalare il cambiamento di codice, al finedi mostrare che si tratta di una strategia intenzionalmente ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] . Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente accade in (13): la causa si colloca nel passato, il fine nel futuro. Ma non è sempre così. Le congiunzioni concessive ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli strumenti diagnostici a disposizione della medicina, nel corso del Novecento, sono [...] chimici per identificare specifici batteri. Verso la fine dell’Ottocento sono disponibili anche i test sierologici, come quello di Fernand Widal per il tifo nel 1896, la reazione di fissazione del complemento messa a punto da Jules Bordet nel 1898 ...
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ZUCCARINI, Oliviero. – Nacque a Cupramontana, paesino dell’entroterra collinare marchigiano in provincia di Ancona, il 23 agosto 1883 da Tito e da Matilde Umani, primo di dieci figli..
La comunità si [...] di ufficiale dicomplemento in congedo, il 26 dicembre fu arrestato per possesso di materiale propagandistico. Liberato, ma posto sotto sorveglianza di polizia, fu di La fine dell’impegno politico coincise sostanzialmente con la fine della vita di ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] dipendente è posposta, l’avverbio di collegamento così compare alla fine della reggente e si trova subito prima di come (8); se poi verbo (di solito essere), la congiunzione subordinante relativa-modale precede immediatamente il complemento nominale ( ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] che ha come proprio complemento una frase (➔ completive, frasi), dando così luogo a un costituente sintattico di cui rappresenta la all’infinito: ad es., per le finali, per, al finedi, ecc.
Alcune congiunzioni non si limitano a collegare due frasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il viaggio, nel Settecento, non solo è una moda condivisa da dame, avventurieri, filosofi [...] sostituiscono in Europa gli itinerari éclairés, complemento essenziale di un’educazione cosmopolita che richiede il di altre culture ed esistenze. Alla fine la carica utopica del viaggio si riversa nell’aperta parodia di chi lo compie con la smania di ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] quella gente meglio stare lontani se si sgarra con loro è la fine» («La Repubblica» 12 febbraio 2010)
b. Niente sapevano del umano); (b) il nome ha la funzione di agente; (c) il nome ha un complemento retto da di; (d) il verbo da accordare precede il ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...