Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] terze persone. La distinzione tra pronomi personali soggetto e complemento costituisce un retaggio del sistema casuale del latino.
Come volgari sul campo di Siena, 1427, a cura di C. Delcorno, Milano, Rusconi, 2 voll.
De Blasi, Nicola (1982), Tra ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] a un certo punto strutturalista (o, almeno, strutturalista con giudizila), su cui dovrò ritornare".
Acomplemento è si ricordi: Grammatica italiana (con D. Massaro), Firenze 1952, 2 ediz. Lecce 1962; Altitalien, in Historiamundi, III, Berna 1954, ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] informazioni non sono dunque né completamente nuove né completamente date:
(2) A: In che stato è la casa che stai per comprare?
carattere dato del referente che codifica il complemento oggetto indiretto del verbo (in 40 a lui), è il seguente:
(40 ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] rispetto alla prima (con sequenza SVO), in quanto (2) veicola in effetti informazioni aggiuntive di natura pragmatica (per complementi/modificatori: il tipo VO obbedisce al principio testa a sinistra (o testa iniziale), il tipo OV al principio testa a ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] di priorità, che dispone i clitici nell’ordine indicato dalla tab. 2 (Cordin & Calabrese 1988: 589).
Per fare un esempio, lo stesso motivo, il lo complemento della copula non può esser sostituito con lui: ricco, lo è rispetto a * ricco, è lui ( ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] l’infinito e un altro complemento, l’infinito può essere introdotto dalle preposizioni a o di, a seconda della sua funzione sintattica, infinito che rinvia all’oggetto indiretto, vale a dire, il tipo (f) del § 2.2 (per es., è stato chiesto di fare ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] complemento indiretto, o, a seconda del verbo, un locativo (14 c.) (Salvi 1988: 61-62):
(14)
a. Mario ha dato il libro a 28) ha ucciso ripetutamente: ecco perché è in carcere.
2.2.2 Costrutti con oggetto nullo e soggetto strumento. Alcuni verbi ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] Essa raggruppa testi sia orali, generalmente di tipo monologico (come in 2 e 3), sia scritti (in 1). Tra i primi, si giornalistico seguente, nella quale il complemento oggetto indiretto a lui – che si riferisce a un’entità già menzionata prima, ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] italiana (XXIV [1899], pp. 117-139) Il complemento dei canzoniere provenzale di Bernart Amoros, scoperto dal B Accad. d. Scienze di Torino, s. 2, LVI [1906], pp. 77-158),che indipendentemente da lui, a Milano, aveva anch'egli dedicato allo studio dell ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] cui ci si trovi di fronte a un riposizionamento dell’oggetto o del complemento indiretto al termine dell’enunciato, e dell’oggetto in italiano, «Volkstum und Kultur der Romanen» 11, 1-2, pp. 1-30.
Pagani-Naudet, Cendrine (2005), Histoire d’un procédé ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...