Scultore (n. forse Savona - m. forse Roma dopo il 1589), attivo soprattutto a Roma. Tra le varie opere, eseguite in uno stile classicista arcaizzante, dai volumi compatti e semplificati, sono gli stucchi [...] in palazzo Spada (cortile, 1550-52) e le sculture in S. Maria Maggiore (monumento funebre di Niccolò IV, 1574; statua di s. Pio V nella Cappella Sistina, 1586-88) ...
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Pittore italiano (Milano 1880 - ivi 1926). Allievo di G. Mentessi a Brera, nel dopoguerra abbandonò gli effetti luminosi della tradizione verista e scapigliata per composizioni dai volumi più compatti. [...] Tra i fondatori del gruppo del Novecento, M. è il più incline a rappresentazioni realistiche, seppur velate di un certo simbolismo (Femmina-volgo, 1920, coll. privata; Le maschere, 1922, Roma, Galleria ...
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Matematico ungherese (Budapest 1885 - Szeged 1933), allievo di D. Hilbert, prof. di fisica-matematica a Kolozsvár (1912) e quindi (dal 1920) di matematica a Szeged. I suoi contributi scientifici vanno [...] asintotici, al calcolo delle variazioni e alla teoria dell'approssimazione. Fondamentale è poi una nozione di misura per i gruppi localmente compatti che generalizza una nozione già nota per i gruppi di Lie e che è ora nota come misura di Haar: essa ...
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Scultore francese (Parigi 1911 - ivi 1977). Trascorse i primi anni in Italia, lavorando come fabbro. Nel 1928 frequentò la scuola di Belle arti di Nizza e nel 1931 si trasferì a Parigi. Influenzato da [...] Arp e Brancusi, si volse presto verso una ricerca astratta di forme costruite in blocchi compatti di materiali pregiati (onice, marmo, cristallo, ecc.) o poveri (ferro o cemento armato), dalle superfici levigate. Ha eseguito opere monumentali a ...
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Matematico (Děčín 1887 - Vienna 1956). Prof. nelle univ. di Amburgo (1919), Greifswald (1922), Erlangen (1925), Breslavia (1928). Si occupò di teoria delle funzioni reali, di calcolo delle variazioni, [...] uno spazio topologico: misura di Borel il cui valore su ciascun insieme boreliano A coincide con l'estremo superiore dei valori sugli insiemi compatti contenuti in A. n Teorema di Radon-Nikodým: siano μ e ν due misure su uno spazio E, unione di una ...
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Nome d'arte dello scultore francese César Baldaccini (Marsiglia 1921 - Parigi 1998). Dopo gli studî a Marsiglia e a Parigi si è interessato alle possibilità espressive del metallo, in particolare di pezzi [...] fine degli anni Cinquanta con le sue prime Compressioni (carrozzerie di automobili passate alla pressa e trasformate in prismi compatti di lamiera contorta) le sue ricerche lo hanno messo in contatto col movimento del Nouveau réalisme. Attorno al ...
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Matematico (Gzatsk, od. Gagarin, 1906 - m. 1993). Prof. all'univ. di Mosca (dal 1936), membro corrispondente (1939-66) e poi membro dell'Accademia delle scienze dell'URSS, premio Lenin (1966). Si occupò [...] fondamentale e ormai classico di T. è poi che il prodotto topologico di un numero qualunque di spazî compatti è uno spazio compatto (teorema di T.). Di grande rilievo sono anche i contributi di T. alla teoria delle equazioni differenziali (sistemi ...
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PACINI, Franco
Giovanni Bignami
PACINI, Franco. – Nacque a Firenze il 10 maggio 1939, da Gualtiero, insegnante di Urbino, e da Elsa Roesch, nata a Baden (Svizzera).
Trascorse gli anni giovanili a Urbino, [...] come un esperto di livello mondiale su pulsar e stelle di neutroni, e in generale sull’astrofisica degli oggetti altamente compatti e delle sorgenti di alte energie. Il suo lavoro seguì negli anni successivi due vie parallele: da un lato, continuò ...
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GIGLI, Lorenzo
Giuseppe Izzi
Nacque a Brescia il 23 ott. 1889 da Carlo e Stella Lola.
Il padre, di antica famiglia comitale originaria di Rovato, era operosamente inserito nelle molteplici attività [...] Pascoli pubblicatinelcinquantenario della morte, Bologna 1962, I, pp. 19-30), uno dei suoi scritti più felici e compatti, illuminante anche per l'interpretazione dell'opera poetica pascoliana, specialmente quella latina. Ancora vivo nella memoria del ...
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Uomo politico italiano (Cremona 1857 - Roma 1920). Tra i fondatori del PSI, ne divenne in seguito uno dei capi della frazione riformista. Espulso (1912) dal partito per il suo sostegno all'impresa libica, [...] motivo, dopo l'armistizio sostenne, in omaggio ai principî wilsoniani, l'inopportunità d'includere entro i confini italiani compatti gruppi allogeni. Dimessosi (27 dic. 1918) per contrasto con S. Sonnino, fissò i punti fondamentali del suo dissenso ...
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compatta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. compatto]. – 1. Vettura di medie o piccole dimensioni e cilindrata, caratterizzata da una forma estremamente contenuta e raccolta, pur disponendo all’interno di uno spazio relativamente ampio: è...
compattamento
compattaménto s. m. [der. di compattare]. – L’atto, il fatto di compattare, di compattarsi; è meno com. di compattazione, ma riferibile anche, in senso fig., a persone. In informatica, c. dei dati, lo stesso che compressione...