Figlio (Lisbona 1502 - ivi 1557) di Emanuele I. Salì al trono nel 1521 e fu sovrano straordinariamente devoto e ligio alla Chiesa. Introdusse nel regno l'Inquisizione e la Compagnia di Gesù. Si dedicò [...] anche molto alla colonizzazione del Brasile e dell'India; perdette invece le conquiste dell'Africa settentrionale. ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] a Bruges, centro importantissimo di traffico, che con i primi del sec. XVI sarà sostituito da Anversa. L'importanza dei traffici ogni diretto intervento dell'Inquisizione e della Compagnia di Gesù, contribuì la Congregazione dei chierici regolari ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] moralis di cui il generale della Compagnia padre Oliva aveva impedito la pubblicazione. González fu poi eletto nel 1687 superiore generale gesuita, ma il nodo non fu sciolto.
Fu sulla questione del quietismo che divampò, gravissima, la polemica ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] 'udienza col papa, che avvenne a metà marzo, alla presenza del Rohan, arcivescovo di Besançon e notoriamente ostile a L'Avenir, di E. Sue avevano provocato una forte opposizione alla Compagnia di Gesù. F.-P.-G. Guizot inviò a Roma nell'ottobre ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] che l'esperienza presso i padri della Compagnia di Gesù non sia stata gran che positiva e che , Milano 1994, ad ind.; Giovanni V di Portogallo (1707-1750) e la cultura romana del suo tempo, a cura di S. Vasco Rocca - G. Borghini, Roma 1995, pp. ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] V, di 4000 ducati a beneficio dei collegi e dei seminari della Compagnia in Giappone. Con il breve del 21 sett. 1591 confermò privilegi, indulgenze e facoltà già concesse ai gesuiti nelle Indie.
Notevole fu anche il sostegno di G. XIV agli oratoriani ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] della carità. Anche in questo campo l'intervento del papa fu pressoché immediato: nel novembre del 1692 egli si era già assicurato la presenza a Roma del padre Giovanni Maria Baldigiani, della Compagnia di Gesù, cui era seguito, poco tempo dopo, l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] all’attualità), il Bettinelli è una figura molto rappresentativa dello spirito italiano del tempo, come si vede anche dalle difficoltà da lui incontrate con i superiori della Compagnia di Gesù, cui apparteneva, e si nota anche nei suoi motivi critici ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] 1758 fece arrestare e condannare a morte tre gesuiti accusati di aver attentato alla vita del re e, indifferente alla reazione del pontefice Clemente XIII, l'anno dopo dispose l'espulsione della Compagnia dal Regno. I tentativi di riconciliazione non ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] richiamata. È forse in questo settore che si manifesta nel modo più evidente la particolare predilezione del pontefice per la Compagnia di Gesù. Egli non solo confermò facoltà e privilegi ad essa concessi dai suoi predecessori, ma li ampliò ...
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Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...
compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...