DAL VERME, Filippino (Filippo)
Salvatore Fodale
Appartenente alla celebre famiglia veronese, nacque in un anno imprecisato -probabilmente dopo il 1354 - da Bartolomeo, fratello di Luchino, e da Margherita [...] la prima notizia rimastaci tanto circa l'attività del D. come capitano diventura, quanto anche sulla sua presenza nel Regno di Napoli. Difatti, durante la reggenza di Margherita di Durazzo, egli è uno dei tanti condottieri assoldati per la difesa ...
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ALTOVITI, Stoldo
Marcello Del Piazzo
Figlio di Bindo e di Giovanna Cipriani, vissuto nel sec. XIV, sposò Margherita di Nastagio Tolosini. Da giovane fu soldato e combatté contro Pisa, ma si diede ben [...] , fu fatto cavaliere, e trattò coi Comuni di Perugia, Pisa e Siena una lega contro le bande diventura. Fece parte della Balia per riformare il governo e l'anno dopo (1382) fu gonfaloniere dicompagnia e inviato a Genova quale mediatore nella guerra ...
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ALTOVITI, Arnaldo
Marcello Del Piazzo
Figlio di Palmieri e di Mingarda Ferrucci, nacque negli ultimi decenni del sec. XIII e sposò Fioretta Bardi. Percorse a Firenze la carriera politica fino ai più [...] , Perugia e Siena, contro le bande diventura; nel febbraio era stato camerlengo della Camera di Forli e i Malatesta di Rimini, e fu podestà di Perugia. Nel 1354 ricoprì la carica divicario di Scarperia. Nel 1356 fu dei gonfalonieri dicompagnia ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] genovese. Sono poi molto probabili i legami della compagnia dei giovani del Divino Amore, radicalmente novatrice della la venturadi conversare con i principi d'Italia e dell'Impero, di giocare a palla col marchese di Pescara, gran generale di Carlo ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] compagnia dell'amata cognata Elisabetta Gonzaga, duchessa di Urbino. Con lei I. condivise i primi mesi impegnata nelle visite di rientrava anche la lettura di libri di pratiche magiche, come il Libro della venturadi Girolamo Ziliolo, e grande ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] Piemonte con quattro compagniedi cavalli assoldate con denaro pontificio e con sei compagniedi fanti, cui - di Mantova nell'età di A. Mantegna…, a cura di C. Mozzarelli - R. Oresko - L. Ventura, Roma 1997, ad ind.; Storia di Torino, III, a cura di ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Unico figlio maschio di Ludovico (II), signore di Mantova, e di Alda, figlia di Obizzo (III) d'Este, nacque a Mantova nel 1366. Educato da noti istitutori, come [...] , istituzioni, corte: i Gonzaga da padroni a principi (XIV-XVII sec.), in La corte di Mantova nell'età di Andrea Mantegna. 1450-1550, a cura di C. Mozzarelli - R. Oresko - L. Ventura, Roma 1997, pp. 93, 95-97; R.C. Müller, The Venetian money market ...
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CARLETTI, Francesco
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Nacque presumibilmente a Firenze nel 1573 o 1574, primogenito di Antonio, discendente da una antica famiglia fiorentina di mercanti, e da Lucrezia Macinghi.
Antonio aveva a lungo [...] connesso alla iniziativa, allora promossa dal Villeroi, di una compagnia francese per il commercio con le Indie Orientali di scoperta o di conquista e quindi non secondo un piano prestabilito, ma alla ventura, alla ricerca delle migliori occasioni di ...
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BRAGADIN, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 apr. 1523 da Marco di Giovanni Alvise e da Adriana figlia di Giovanni Bembo, in famiglia patrizia di media condizione, il suo stato sociale [...] energia che la situazione richiedeva, al punto che durante l'assedio fu capace di trarre la spada dal fianco a un capitano dicompagnia, e con questa ammazzarlo di sua mano, non sappiamo per quale motivo, ma probabilmente per qualche grave atto ...
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BADOER, Giovanni
Angelo Ventura
Figlio di Renier e nipote di Andrea, ambasciatore in Inghilterra, nacque attorno al 1465. Studiò all'università di Padova, conseguendo il dottorato, e fu amico del Bembo. [...] cadde ammalato il Badoer. Fu forse questa circostanza grave di conseguenze, perché Giulio II, recandosi nel marzo 1509 a Centocelle in compagnia del solo Pisani, fece a lui una proposta di compromesso: il papa, ottenuta la restituzione dei territori ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); avvegna ch’io mi senta Ben tetragono...
compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...