COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] , AC 74, 1986a, pp. 223-234; id., Per il 'Maestro di S. Abbondio', ivi, 1986b, pp. 375-392; Le basiliche di Como, a cura di E. Pifferi, Como 1987; S. Della Torre, La basilica di S. Carpoforo e i suoi restauri antichi e moderni, ivi, pp. 19-23; M. Di ...
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Città della Lombardia. A S-O dell’abitato è la necropoli di Ca’ Morta con sepolture dalla fine dell’Età del bronzo, di cui molto numerose quelle pertinenti alla cultura di Golasecca, che tra il 9° e il 5° sec. a.C. ebbe nel comense un suo centro propulsore. Conquistata nel 196 a.C. da Marco Claudio ... ...
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Comune della Lombardia (37,12 km2 con 85.543 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 201 m s.l.m. all’estremità meridionale del ramo occidentale del lago che da essa prende il nome, in una breve pianura limitata a E e a O da colline e montagne; gode di un peculiare ambiente bioclimatico, ... ...
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La popolazione residente del comune è aumentata da 59.496 ab. nel 1937, dopo l'aggregazione del comune di Rebbio, a 70.447 nel 1951, e quella dell'agglomerato urbano da 47.500 a 56.937; alla fine del 1958, il territorio contava 75.448 ab. Tra i capoluoghi di provincia lombardi C. presenta pertanto uno ... ...
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Secondo il censimento del 1936, e dopo l'aggregazione, nel 1937, del comune di Rebbio, la popolazione risulta di 59.496 ab. dei quali 47.500 appartenenti al nucleo urbano. La superficie del territorio comunale è di 23,89 kmq.
È stato concretato di recente il piano regolatore della città, piano di cui ... ...
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Una delle più belle e industri città della Lombardia, situata in pittoresca posizione, a 202 m. s. m., all'estremità meridionale del ramo del Lario, che tortuosamente si dirige verso SO., e che, al suo termine, non ha emissario. La città si stende in una piccola pianura alluvionale aperta a NO. verso ... ...
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GIROLDO da Como
V. Ascani
Scultore e, probabilmente, architetto attivo in Toscana nella seconda metà del Duecento.Erede della tradizione lombardo-ticinese e ultima importante voce di tale plurisecolare [...] . 79; E. Carli, L'arte a Massa Marittima, Siena 1976, p. 36; A. Paolucci, Il restauro del rilievo di Giroldo da Como a Montepiano, Prospettiva, 1977, 9, pp. 76-78; M.L. Cristiani Testi, Nicola Pisano architetto scultore. Dalle origini al pulpito del ...
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ANSELMO da Como.
R. Serra
Architetto e scultore, attivo in Sardegna nel 1291 con un'opera firmata. Nel prospetto principale della chiesa di S. Pietro di Zuri, borgo della provincia di Oristano, un'epigrafe [...] recita infatti: "+ Anno D(omi)ni MCCXCI / Fabricata e(st) h(aec) eccl(es)ia et co(n)sec / rata in hono(r)e beati Petri / ap(osto)li de Roma sub t(em)p(o)r(e) iu / dicis Mar(iani) iudi(cis) Arboree et / ...
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GALLIANO
A. Guiglia Guidobaldi
(lat. vicus Gallianatium, Galianus)
Centro della Lombardia, in Brianza, situato nel circondario nordorientale di Cantù (prov. Como). L'antichità dell'insediamento è testimoniata [...] -196; M. Magni, Scultura di età romanica, ivi, pp. 255-294: 257-260; O. Zastrow, Affreschi romanici nella provincia di Como, Lecco 1984, pp. 196-202; G. Lorenzoni, La cultura artistica dai Carolingi al mille, "Atti del 10° Congresso internazionale di ...
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CIVATE
A. Guiglia Guidobaldi
(Clavades, Clavate, Clivate nei docc. medievali)
Comune della Lombardia (prov. Lecco), situato alle falde del monte Cornizzolo (l'antico Pedale) e prospiciente il piccolo [...] anch'esso all'11° secolo.
Bibl.: V. Barelli, S. Pietro ai Monti di Civate, Rivista archeologica della provincia e antica diocesi di Como, 1881, 20, pp. 3-14; M. Magistretti, S. Pietro al Monte di Civate. Il corpo di S. Calocero. Rettifiche ed appunti ...
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comacini (o comàcini, o commàcini), maestri Maestranze edili e scalpellini abili nel taglio e nell'uso della pietra e del laterizio, riuniti in associazioni corporative, originari della zona di Como, da [...] cui molto probabilmente deriva il nome. I m.c., di cui si hanno testimonianze dal 7° sec., contribuirono alla creazione e alla diffusione dell'architettura romanica in Italia e in Europa; la loro eredità ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] da Parabiago fino al monte Ceneri comprendendo il lago di Lugano e la Val d'Intelvi e incuneandosi tra il lago di Como e il lago Maggiore.Dopo il consolidamento della conquista longobarda C. sembra perdere, almeno in parte, il suo carattere di centro ...
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ANTELAMI, Magistri.
F. Gandolfo
Con questa dizione vennero identificati a Genova gli appartenenti a una corporazione medievale delle arti murarie della quale, peraltro, non si sono conservate notizie [...] 1907, p. 546; U. Monneret de Villard, La storia dell'isola Comacina, Rivista archeologica della provincia e dell'antica diocesi di Como 70-71, 1914, pp. 7-62: 26-33; C. M. Rota, Nota corografica su alcuni nomi medievali della Lombardia terminanti in ...
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TERRAGNI, Giuseppe
Architetto, nato a Meda nel 1904; laureato in architettura a Milano nel 1926. Razionalista intransigente, dal 1928 è membro del Gruppo italiano ai congressi internazionali per l'architettura [...] -28), monumento a R. Sarfatti a Col d'Echer (1935), casa Predaglio (1935) ed asilo infantile (1936-37) a Como, casa del Fascio di Como (1932-36), villa Bianchi a Rebbio e villa Bianca a Seveso (1936-1937). Nel 1935, a Milano, in collaborazione con ...
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CAMPIONESI
P. Rossi
Architetti e scultori lombardi, così denominati dalla storiografia ottocentesca (Malvezzi, 1882; Merzario, 1893) per il loro comune luogo di origine, Campione (od. Campione d'Italia), [...] dell'Ist. delle Orsoline presso il monastero di S. Michele sul Dosso a Milano e quella dell'altare maggiore nel duomo di Como, a loro volta riconducibili alle statue della loggia degli Osii a Milano (1316-1330); per alcune di queste opere è credibile ...
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