Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] doveva il Rinascimento. A esercitare siffatta influenza nell'arte musicale il B. era condotto dall'animo commedia (L'amico Fido) oggi perduta, ad essa commedia univa 6 intermedî da lui ideati, con musiche sue proprie (per il VI intermedio) e dello ...
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Nato a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828, morto a Torino il 30 gennaio 1900. Studiò a Torino, laureandosi in giurisprudenza nel 1848: arrolatosi nel maggio prese parte a tutta la campagna del '48-'49 sino [...] uomo è messa in dubbio) sono il solo lavoro dove l'arte del B. ci apparisce schietta e quindi potente e duratura, e sono ad un tempo la più bella commedia in cui l'animo della piccola borghesia piemontese abbia trovato la sua espressione.
Bibl.: Per ...
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Nato a Bologna nel 1567, attese da giovinetto alle lettere e alla filosofia, e solo più tardi, vestito l'abito di monaco olivetano, si applicò alla teoria e alla pratica della musica, mettendosi sotto [...] Come letterato e amatore di poesia, scrisse commedie e, sotto pseudonimi, anche trattati, erudito, un investigatore, ma in virtù della perizia tecnica che aveva su questo strumento volumi d'organologia e d'arte organistica. Per organo il Banchieri ...
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PEZZANA, Giacinta
Alberto Manzi
Artista drammatica, nata a Torino il 28 gennaio 1841, morta ad Aci Castello il 5 novembre 1919. Figlia di un negoziante di mobili, passò dai filodrammatici alla scuola [...] Raquin caduta a Parigi. Nel 1880, trovandosi nella compagnia della Città di Torino di Cesare Rossi, si ammalò per Nella compagnia del Teatro d'Arte a Torino, recitava tragedia classica, dramma romantico e commedia: Merope del Maffei, Lucrezia ...
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Attore e autore dialettale, figlio d'arte, nato a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, ha condiviso per molto tempo la vita, l'arte e la fama coi fratelli Titina, nata a Napoli nel 1898, [...] note patetiche a quelle della più violenta comicità: pretesti alla loro arte di coloriti rappresentatori, prediligendo d'autore, ci ha dato in questi ultimi tempi nuove commedie, giudicate col più caldo favore dalla critica: Questi fantasmi, ...
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Poligrafo del sec. XVI, fu figlio di un notaio piacentino, e dottor di leggi. Correttore del Giolito a Venezia (1543-1546), passò poi presso il Torrentino a Firenze, dove tradusse le storie del Giolito [...] lungo Dialogo sulla nobiltà delle donne (1549), Imprese d'arme e d'amore, sonetti, capitoli, dialoghi, commedie, ecc.
Bibl.: A Miscell. di st. letterat. e arte piacentina, Piacenza 1915, pp. 36-45. Sul rifacimento dell'Innam., M. Belsani, in Studi di ...
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Commediografo, poeta ed erudito, nato a Roma il 12 marzo 1754, morto ivi il 27 marzo 1827. Studiò diritto e, figlio d'un banchiere, attese per qualche tempo all'azienda paterna, pur senza tralasciare i [...] suoi studî: pubblicò delle Memorie sulle belle arti (Roma 1792) e un Trattato su l'arte drammatica (Roma 1790). Pubblicò anche in quattro volumi (Bassano 1790-98, Prato 1826), 16 commedie che continuano la tradizione goldoniana. Di queste Il ...
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Machiavelli, Niccolo
Massimo L. Salvadori
L’autonomia della politica dalla morale e dalla religione
Vissuto a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, Machiavelli è stato uno dei maggiori pensatori politici [...] -politiche di Machiavelli sono inoltre da ricordare l’Artedella guerra (1519-20), dedicata alla riforma degli ordinamenti della città.
Lo scrittore fiorentino fu anche un grande letterato, la cui attività è testimoniata, tra le altre, dalle commedie ...
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Favola
Pasquale Stoppelli
Titolo dato da M. all’unica sua opera narrativa in prosa, più nota come Novella di Belfagor, dal nome del diavolo che ne è protagonista. Lo scrittore la vergò in quello che [...] . fu annoverata da qualcuno fra le sue commedie. La riscrittura della novella, con numerosi passaggi della fonte conservati intatti, non può comunque in del comico dell’arte machiavelliana di scrivere la storia.
Sul fatto che all’interno della F. l ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] questo regista D. S. acquisì i fondamenti dell'arte e della tecnica cinematografica che seppe fare suoi raffinandoli con rientrano in schemi più convenzionali, quelli dellacommedia sentimentale o della satira sociale (Il boom, 1963; Matrimonio ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...