Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] , ma soprattutto nella variante della perifrasi (giro di parole), l’antonomasia entra tra le figure preferite nella Commedia di Dante che ne fa un uso straordinario e assai variato, ricorrendo sia alle antonomasie e perifrasi classicheggianti ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] madonna la Pietade; e dico ‘madonna’ quasi per disdegnoso modo di parlare (Vita Nuova XIII, 10)
Ma è nella Commedia che Dante impiega questo disdegnoso modo di parlare come strumento per caratterizzare i peccatori o per lanciare invettive. Nel primo ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] concisione del discorso) e la collegano apertamente alla reticenza. Dante mostra un uso preponderante di ellissi grammaticali di varia natura nella Commedia, come l’omissione ripetuta del verbo dire nei dialoghi (e io a lui; ed elli a me; questo io a ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Mario Podiani, che, nel 1530, con l’intenzione di restituire al volgare perugino l’antico prestigio, scrisse la commedia I megliacci; Giovan Battista Lalli (1572-1637), autore di sei ottave in «lingua norcina rustica»; Virgilio Verucci, inventore ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] , Il vecchio della montagna, p. 109)
(33) E si diverte a portarmi in casa, perché io ne tragga novelle e romanzi e commedie, la gente più scontenta del mondo, uomini, donne, ragazzi, avvolti in casi strani da cui non trovan più modo a uscire (Luigi ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] Budrio designò lo zufolo di sua invenzione; pescecani che prese il senso di «speculatori» dopo l’omonima commedia di Dario Niccodemi rappresentata nel 1913); o, infine, deve sfruttare le caratteristiche fonosimboliche del significante secondo schemi ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] una originale trasformazione sintattica (la conversio di Goffredo di Vinosalvo). Ma è in particolare con ➔ Dante e con la Commedia che l’iperbato viene usato sia saldandolo a specifiche esigenze di rima, sia richiamando moduli latini (col predicato ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] di un thriller che tuttavia presto assumono le caratteristiche della farsa grottesca, coerentemente con l’italica vocazione alla commedia (amazon.it, 9 aprile 2014, ‘Libri’).
Composto dal prefisso bi- e dal suffisso -logia.
chick-fi
(Chick-Fi ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] eccezioni o trite e ripetitive similitudini (se ➔ Dante usa termini come orza, poggia, sarte, terzeruolo e artimon nella Commedia, Francesco ➔ Petrarca non va molto oltre: nocchier, arbore e sarte nel celebre sonetto CCLXXII), a tramandare la sua ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] Sbarbaro o Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Di qui parole in rima di suono forte, talora esemplate sul Dante della Commedia oppure su quello delle rime petrose: sterpi, serpi, scricchi e picchi di “Meriggiare pallido e assorto”. Dalle allitterazioni ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...