cicogna
Andrea Mariani
. Due volte nella Commedia, e sempre in paragoni. Il primo (If XXXII 36) ricorda l'abitudine delle c. di battere il becco, con un suono aspro e duro, esattamente paragonabile [...] al batter di denti delle anime dannate le quali, livide, insin là dove appar vergogna, battevano i denti in nota di cicogna. Il secondo paragone (Pd XIX 92) ci richiama al volo della c. attorno al nido, ...
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riprezzo
Domenico Consoli
Due volte nella Commedia, in rima con mezzo e rezzo. " Brivido " causato dal freddo: mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi (If XXXII 71).
Questa la spiegazione [...] più naturale; qualche commentatore tuttavia preferisce cogliere nel termine una notazione di " orrore ": " idest rigor, horripilatio " (Benvenuto, ma nel duplice senso morale e fisico), " orrore e raccapriccio ...
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taglio
Guido Favati
Attestato solo nella Commedia, indica la parte affilata di una lama: cfr. Pg XXXI 42 quando scoppia de la propria gota / l'accusa del peccato, in nostra corte / rivolge sé contra [...] 'l taglio la rota.
In Pg XXXI 3 è contrapposto a punta; in If XXVIII 38, dove i seminatori di discordia si lamentano che un diavolo è qua dietro che n' accisma / sì crudelmente, al taglio de la spada / ...
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condannare
Emilio Pasquini
. È esclusivo della Commedia, e dunque avvertito come termine di lessico medio; non è neppure tanto frequente nel poema, ove ricorre in appena quattro luoghi.
Transitivo, [...] in valore proprio e comune nesso col termine ‛ colpa ': If XVIII 95 tal colpa a tal martiro lui condanna; XXVIII 70 O tu cui colpa non condanna.
Valore più intenso, per il veemente riverbero di un inespresso ...
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negligere
Antonio Lanci
Latinismo esclusivo della Commedia, che ricorre solo al participio passato, o in forme verbali composte col participio.
Vale fondamentalmente " trascurare ". Con l'idea implicita [...] di colpevolezza, in Pg VII 92 Colui [Rodolfo d'Asburgo] che... fa sembianti / d'aver negletto ciò che far dovea, " aver trascurato " il suo dovere d'imperatore; Pd III 56 fuor negletti / li nostri voti, ...
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imprimere
Vincenzo Valente
. Ricorre solo nella Commedia, e solo nella forma del participio passato.
Il senso letterale è " segnare un'impronta ", e può avere estensioni diverse: all'atteggiamento della [...] persona (avea in atto impressa esta favella, Pg X 43); a figura di sigillo (come cera da suggello, / che la figura impressa non trasmuta, XXXIII 80); al tono della voce (fue / la voce mia di grande affetto ...
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sterpo
Domenico Consoli
Usato solo nella Commedia e sempre al plurale, vale " cespuglio spinoso ". La selva dei suicidi è formata da s. più aspri e folti che non quelli della Maremma (If XIII 7), nei [...] quali sono imprigionate le anime dei peccatori: Uomini fummo, e or siam fatti sterpi (v. 37, unico caso di rima in -erpi, con scerpi e serpi).
Non dunque alberi vegetano nella boscaglia infernale ma, come ...
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muso
Alessandro Niccoli
. Compare soltanto nella Commedia. Secondo la chiosa del Buti a If XXII 106, " muso si dice propriamente la testa del cane ", ma D. adopera il sostantivo anche a proposito di [...] altri animali: If XXXII 32 a gracidar si sta la rana / col muso fuor de l'acqua (che riprende Ovidio Met. VI 370 ss. " iuvat esse sub undis... / nunc proferre caput "), XXII 26, Pg III 81.
Dato il suo ...
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passaggio
Alessandro Niccoli
Compare solo nella Commedia e nel Fiore, in accezioni corrispondenti a valori attestati per il verbo ‛ passare '.
Nel senso più generale indica l'atto di percorrere uno [...] spazio; in quest' accezione ricorre con riferimento alle parole pronunciate da Guido da Montefeltro, che assumono senso compiuto solo poscia ch'ebber colto lor vïaggio / su per la punta della fiamma in ...
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nepote
Esclusivo del Convivio e della Commedia, si registra, al maschile o al femminile, nel duplice significato di " figlio del figlio " o di " figlio (figlia) del fratello o della sorella ".
Nella [...] prima accezione il termine compare in Cv IV Le dolci rime 36 Io fui / nepote, o figlio, di cotal valente (ripreso in VII 2, due volte); XIV 12, XXIX 6, If XVI 37 [Guido Guerra] nepote fu de la buona Gualdrada, ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...