Elemento chimico, di numero atomico 41, peso atomico 92,91, simbolo Nb; scoperto da C. Hatchett nel 1801 e isolato da C.W. Blomstand nel 1866. Fu confuso inizialmente col tantalio, il quale ha proprietà [...] venga aggiunto). L’interesse per il n. nacque inizialmente soprattutto dalla possibilità di impiego nel rivestimento di combustibili nucleari, causa il suo basso assorbimento neutronico e la sua alta resistenza alla temperatura; successivamente le ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Chimica e manifatture
Marco Beretta
Chimica e manifatture
Un aspetto che segna in modo caratteristico lo sviluppo dell'industria chimica [...] , con la sintesi di prodotti alternativi, la crescente scarsità di prodotti naturali di cui, come nel caso dei combustibili, la domanda crebbe enormemente per tutto il Settecento.
Le principali industrie o manifatture chimiche di questo secolo si ...
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processi di cracking
Andrea Ciccioli
Processi industriali ai quali vengono sottoposte varie frazioni petrolifere provenienti dalla distillazione del petrolio greggio allo scopo di spezzare le molecole [...] della distillazione da vuoto allo scopo di ridurne la viscosità (visbreaking sta per viscosity breaking) e ottenere oli combustibili pesanti. La frazione di gasoli pesanti prodotta dal visbreaking viene riciclata al reattore di cracking termico per ...
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Chimica
Gas incolore, di odore penetrante, irritante, tossico, di formula NH3. A 0 °C e pressione atmosferica, 1 litro di a. ha massa di 0,771 g; bolle a −33,3 °C e solidifica a −77,7 °C sotto forma di [...] un procedimento produttivo molto più economico rispetto ai processi che impiegano altre materie prime (carbone, oli combustibili, idrogeno elettrolitico); essa, inoltre, rende la miscela di sintesi disponibile a pressioni abbastanza elevate (alcune ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] da un gas a pressione atmosferica.
Metodi innovativi. - Interesse crescente riveste la produzione di i. per le celle a combustibile in quanto comporta la messa a punto di sistemi semplici e di bassa potenzialità, come quelli basati sull’ossidazione ...
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. Composto noto fin dagli inizî del 1800, fu preparata infatti la prima volta da A. Thenard nel 1818; trovò molto più tardi impiego come sbiancante e disinfettante, ma ha assunto importanza industriale [...] facile e sicura da maneggiare, dà prodotti di decomposizione che non offrono difficoltà di smaltimento) o come ossidante con combustibili quali metanolo, idrazina, nitrometano, ecc.; in tal caso si può usare anche sotto forma di soluzione all'80-90 ...
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torio Elemento chimico, simbolo Th, peso atomico 232,04, numero atomico 90, appartenente alla serie degli attinidi; scoperto da J.J. Berzelius (1828). Il t. è uno degli elementi radioattivi che si trovano [...] che si decompongono per contatto con l’acqua. Usato come intermedio nella preparazione degli alogenuri o nella preparazione dei combustibili nucleari. Cloruro di t. Esistono tre cloruri di t.: ThCl2, ThCl3, ThCl4. Il più importante è quello del t ...
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Gas incolore e inodore, CO2 (detto anche biossido o diossido di carbonio), più pesante dell’aria (densità 1,527 rispetto all’aria), facilmente liquefacibile, solubile in acqua, in alcol ecc. È il principale [...] valore di 280 ppm, la concentrazione è andata costantemente aumentando (v. fig.) a causa del consumo crescente dei combustibili fossili, ciò che ha portato a un aggravamento significativo dell’effetto serra (➔ clima). Per limitare tale effetto sono ...
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Medico e chimico (Ansbach, Baviera, 1659/60 - Berlino 1734). A vent'anni si immatricolò all'univ. di Jena come studente di medicina, venendo in contatto con la tradizione di iatromedicina e iatrochimica [...] la sua teoria del flogisto: la combustione veniva interpretata come liberazione di un principio infiammabile (flogisto) dai corpi combustibili e dai metalli. S. presentò la sua nuova visione della chimica nella ristampa della Physica subterranea di ...
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FLUIDIZZAZIONE (App. III, 11, p. 628)
Sergio Di Cave
La f. degli strati solidi granulari è stata oggetto negli ultimi due decenni di un'intensa attività di ricerca che ha consentito da un lato una migliore [...] zolfo, rame, zinco, cobalto, la calcinazione del calcare, della dolomite, delle fosforiti, la gassificazione di combustibili solidi. Talvolta, infine, pur svolgendosi la reazione in fase omogenea, prevalentemente gassosa, un solido granulare inerte ...
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combustibile
combustìbile agg. e s. m. [dal fr. combustible, der. del lat. combustus, part. pass. di comburĕre «bruciare»]. – 1. agg. Che può bruciare, atto alla combustione: materie combustibili. 2. s. m. a. Sostanza capace di fornire energia...
combusto
agg. [dal lat. combustus, part. pass. di comburĕre «bruciare»]. – Arso, bruciato. Con funzione di part. pass. di comburere è raro nell’uso letter. (per es., in Dante: Poi che ’l superbo Ilión fu combusto), ma comune nel linguaggio...