commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] le forme codificate di c., eliminando i tipi e riducendo l’importanza dell’intreccio, scalzato da vicende sentimentali (➔ comédielarmoyante) o da contenuti civili e sociali.
La crisi dei generi e la dilatazione del dramma come struttura teatrale ...
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Scrittore inglese (Pallas, Longford, 1728 - Londra 1774). Dopo una gioventù avventurosa, durante la quale viaggiò in Francia e in Italia e tentò varie professioni, cercò di guadagnarsi la vita col lavoro [...] delizioso umorismo venato di sentimentalità. G. si volse poi al teatro facendosi paladino del comico contro la trionfante comédielarmoyante; il suo The good natured man (1768) ebbe accoglienze più fredde che non meritasse; ma la commedia successiva ...
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Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, [...] Loos in der Lotterie (1746) e Die zärtlichen Schwestern (1747), cui seguì uno scritto teorico sulla "comédielarmoyante" (1751). Al sentimentale, ma sempre con pressanti preoccupazioni moralistiche, punta anche il romanzo Das Leben der schwedischen ...
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Letterato (Saragozza 1702 - Madrid 1754). Dimorò a Napoli, dal 1729 al 1733; a Parigi si fermò dal 1747 al 1750 come segretario d'ambasciata. La sua Poética o Reglas de la poesía en general y de sus principales [...] in Spagna il teatro di Metastasio e di Maffei (riducendo in versi castigliani l'Artaserse e La clemenza di Tito del primo e Le cerimonie del secondo) e la comédielarmoyante francese; compose egli stesso una commedia, La Virtud coronada (1742). ...
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Critico e storico francese della letteratura (Orléans 1857 - Parigi 1934); ricercatore e filologo di valore, educò a un metodo rigoroso tutta una generazione di studiosi. Dopo avere insegnato a lungo nelle [...] medie, fu professore di letteratura francese alla Sorbona (1900). Opere principali: Nivelle de La Chaussée et la comédielarmoyante (1888), Bossuet (1890), Boileau (1892), Histoire de la littérature française (1894, libro che ebbe immensa diffusione ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] rispettivamente in prosa e in versi martelliani, allora molto graditi al pubblico veneziano), della Cenia, fortunatissima comédielarmoyante di Françoise d'Issembourg d'Happoncourt, dame de Graffigny (che, forse per influenza della versione del ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] esse rispondevano a una diffusa esigenza, com'è confermato dalla fortuna della riforma goldoniana e di una comédielarmoyante italiana. Durante il triennio giacobino, poi, un po' ovunque in Italia e soprattutto nell'effimera municipalità giacobina ...
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LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] quanto accattivante. La Nina casertana piacque oltre ogni previsione, e dopo pochi mesi quel riuscitissimo esempio operistico di comédielarmoyante, adattato da uno a due atti dal L. e da Paisiello (Fiorentini, 1790), iniziò a strappare lacrime di ...
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BOUCHERON, Antonio Carlo
Piero Treves
Nacque a Torino il 28 apr. 1773 da Giovanni Battista, argentiere, e da Vittoria Grandi. Indirizzato agli studi umanistici, frequentò all'università di Torino la [...] assai poco dei nuovi metodi storiografici e apporti culturali; avversò la poesia di Ossian, l'ossianismo, la "comédielarmoyante"; deplorò il giudizio di Didimo Chierico sul carattere musivo e composito della lirica oraziana. Ma risentì a suo ...
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DECIO, Carolina
Graziella Pulce
Non sono noti né la data né il luogo di nascita, benché sia l'Albertazzi sia il Mazzoni la definiscano napoletana. Molto scarse le notizie sulla sua vita; certo è che [...] e la fede patriottica, troverà la morte proprio nella sua attività di combattente. Nel romanzo i toni più esasperati della comédielarmoyante si trovano più che condensati, ammassati in un discorso che straripa di iperboli e slanci enfatici, teso a ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...