Nel linguaggio tecnico, l’irrigazione per aspersione (o a pioggia), largamente usata in quanto presenta i vantaggi di un limitato consumo idrico, di una trascurabile alterazione della struttura del terreno [...] naturali o artificiali. La p. può anche essere usata come protezione contro i danni provocati dalla brina sulle colture, soprattutto al tempo della fioritura quando la temperatura notturna scende sotto lo zero centigrado: una p. leggera e ...
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Tratto più o meno esteso di terreno coperto d’erba che viene totalmente o in parte falciata per essere impiegata, fresca o conservata, per l’alimentazione del bestiame. Il p. differisce dal pascolo perché [...] e simili. Un tipo particolare di p. permanente è dato dalle marcite. Rientrano nella categoria dei p. anche le colture intercalari distinte con il nome di erbai. Le specie prevalenti nei p. sono in maggior proporzione Poacee perenni, cui seguono ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Silvicoltura e agricoltura
Henry E. Lowood
Silvicoltura e agricoltura
Silvicoltura
La foresta come risorsa
In tutta Europa la foresta [...] L'espressione concreta di questo sistema fu un podere modello alla periferia di Celle dove egli condusse esperimenti con le colture, con la rotazione e con sistemi agricoli diversi: fino al 1795 poté documentare un incremento del raccolto maggiore di ...
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Sostanza chimica (anche detta diserbante) usata per l’eliminazione delle erbe infestanti o nocive. La maggior parte degli e. è impiegata in agricoltura per proteggere i raccolti; il 20-25% della produzione [...] in Europa e America Settentrionale e interessa principalmente le grandi colture erbacee. In Italia la superficie interessata al diserbo chimico dopo la semina, ma prima della germinazione delle varie colture (in questo caso gli e. agiscono sulle erbe ...
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vernalizzazione Trattamento a una temperatura appropriata che, applicato all’apice del germoglio di una pianta nello stato di vita attivo (non durante il periodo di riposo), lo rende adatto a trasformarsi [...] v. ha estesa applicazione in regioni dove il clima freddo e l’inverno molto lungo rendono necessaria una semina ritardata delle colture annuali, come il frumento. Per v. s’intende anche il complesso dei processi chimici che si svolgono nella pianta ...
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Tipo particolare di sfruttamento del suolo agrario, che consiste nel coltivare il terreno con una sola specie o varietà di piante per più anni. Perché la m. sia conveniente sono necessarie condizioni di [...] . In linea di massima la m. non comporta i vantaggi, colturali ed economici, che si hanno invece con l’avvicendamento delle colture; maggiore sarebbe il danno, inoltre, che deriverebbe nel caso di calamità naturali e di crisi del mercato.
A livello ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] , Edinburgh 1991, pp. 191-212; D. Zohary - M. Hopf, Domestication of Plants in the Old World, Oxford 1993².
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Lucio Milano
Lo sviluppo dell'agricoltura ebbe nel Vicino Oriente e in Egitto caratteri e ...
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Nell’irrigazione dei terreni, passaggio dell’acqua dalle ultime ramificazioni ( adacquatrici) della rete che la distribuisce ai singoli appezzamenti cui va somministrata. L’a. è intermittente secondo un [...] volume (quantità d’acqua, in metri cubi per ettaro, fornita al terreno in ciascun a.) varia, in Italia, da 200-300 (per colture d’ortaggi) a 1500-2000 (per le marcite) e anche più (per le risaie), crescendo, in genere, al crescere della permeabilità ...
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In agraria, lavorazione del terreno fino a notevole profondità, in modo da rimuovere tutto lo strato arabile che, quindi, è reso soffice e capace d’immagazzinare grandi quantità d’acqua, e da consentire [...] maggiore approfondimento delle radici.
Con i lavori di r. si prepara il terreno alla coltura di alcune piante più esigenti, come mais, tabacco, patate, canapa ecc. (dette colture da r.). Potatura di r. Quella finalizzata a rinnovare la chioma di un ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'agricoltura
Hsu Cho-yun
Francesca Bray
L'agricoltura
L'agricoltura e lo Stato nel periodo Han
di Hsu Cho-yun
Il periodo della dinastia Han (206 a.C.-220 [...] 1)
L'orzo e il frumento, originari dell'Asia occidentale, erano coltivati in genere in inverno, contribuendo così alla rotazione delle colture; i cibi prodotti con la farina di frumento, come la pasta e il pane, si diffusero a partire dagli Han, più ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...