WIDAL, Fernand
Agostino PALMERINI
Mario BARBARA
Clinico medico, nato il 9 marzo 1862 a Dellys in Algeria, morto a Parigi il 14 gennaio 1929. Laureatosi a Parigi nel 1889, nel 1893 divenne medico degli [...] per la diagnosi clinica di alcune forme infettive, facendo reagire il siero dell'ammalato in esame su una emulsione di coltura pura del germe che si suppone essere l'agente della malattia. La comparsa del fenomeno dell'agglutinazione indica appunto o ...
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Clonazione: tecniche di trasferimento nucleare
Lesley Paterson
Ian Wilmut
Il termine clonazione può avere numerosi e diversi significati: può indicare la propagazione di piante per talea, la produzione [...] nucleare sono stati impiegati anche nuclei nella fase G2/M. In questo caso la citocalasina B non viene inclusa nel mezzo di coltura, in quanto in fase G2/M si ottiene la rimozione di metà dei cromosomi del nucleo. L'embrione ricostruito è quindi ...
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Sars
Minacce globali da virus emergenti
L'emergenza dell'infezione da Coronavirus SARS-CoV
di Maria Rapicetta
15 marzo
L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme per il diffondersi di una [...] requisiti essenziali: isolamento del virus da materiale patologico relativo a casi coinvolti nell'epidemia; coltivazione del virus in colture di cellule (cellule di rene di scimmia Frh K4 e Vero E6); prova di filtrabilità dell'agente infettivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le scienze del cervello
Stefano Canali
Tra il 1836 e il 1844 Carlo Matteucci, che nel 1862 sarà il quarto ministro dell’Istruzione pubblica del Regno d’Italia, dimostrò la natura biologica delle correnti [...] di Tanzi a Firenze, Giuseppe Levi. Uno dei principali meriti scientifici di Levi fu l’introduzione in Italia della tecnica delle colture in vitro messa a punto nel 1907 da Ross G. Harrison (1870-1959), con la quale si potevano indagare le proprietà ...
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FALCHI, Giorgio
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Pavia il 12 febbr. 1895 da Francesco, titolare della cattedra di clinica oculistica di quell'università, e da Grazietta Cocco. Dopo aver conseguito la [...] di "orientare" nella "questione botanica" e nella "confusione della morfologia micologica" e studiò (approfondendo il tema delle colture) la flora micetica della pelle umana normale e patologica, facendo il punto sulla individuazione delle lesioni ...
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D'URSO, Gaspare
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Trapani l'11 maggio 1861. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Napoli, vi si laureò nel luglio del 1885 con lode e giudizio [...] delle pareti venose da parte dei sarcomi, delle alterazioni tessutali indotte dall'inoculazione sperimentale di colture stafilococciche. Tra le sue numerose pubblicazioni in materia si ricordano: Ricerche sperimentali sulla tubercolosi chirurgica ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] terra, e nel pus che si formava nel punto di inoculazione osservò la presenza di bacilli che riuscì a coltivare in colture miste e che a loro volta erano in grado di provocare la malattia (Ueber infektiösen Tetanus, in Deutsche med. Wochenschr., X ...
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RICKETTSIE
Giuseppe GIUNCHI
. Piccoli microrganismi similbatterici, gram-negativi, di forma varia da coccoide a bacillare con diametro medio di 0,5 micron. Sono agevolmente colorabili con il Giemsa; [...] i normali microscopî e non attraversano le candele da filtro; come gli ultravirus non sviluppano sugli ordinarî terreni di coltura e si moltiplicano nell'interno delle cellule. Anche questi caratteri non sono per altro assoluti, poiché la R. burneti ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] riuscì a mettere a punto il procedimento di isolamento e coltura dei germi anaerobi responsabili della forma morbosa. Studiò i più dei casi osservati, la possibilità di preparare dalle colture dei germi isolati sieri immuni in grado di proteggere ...
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Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). [...] . L’operazione industrialmente si compie partendo, per es., da melasso addizionato di carbonato di calcio e seminato con colture attive dei vari microrganismi e lasciando procedere per alcuni giorni il processo di fermentazione a temperatura fra 40 e ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...