LEVI, Giuseppe
Ennio Pannese
Nacque da Michele e da Emma Perugia il 14 ott. 1872 a Trieste, dove completò gli studi liceali e poté formarsi nel particolare ambiente di cultura internazionale mitteleuropea [...] cl. di scienze fisiche, mat. e nat., s. 5, XXV [1916], 1, pp. 689-692; Sull'origine delle reti nervose nelle colture di tessuti, ibid., pp. 663-668; Connessioni e struttura degli elementi nervosi sviluppati fuori dell'organismo, in Atti della R. Acc ...
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Batteriologo e microbiologo olandese (Amsterdam 1851 - Gorssel 1931), prof. al politecnico di Delft. Studiò particolarmente i tubercoli delle leguminose (ottenne per primo il Bacillus radicicola in colture [...] pure), i batterî dello zolfo, quelli fissatori di azoto, i fermenti lattici ...
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Batteriologo (Barmen 1852 - Zeitz 1921). Svolse la maggior parte della sua attività scientifica presso il Hygienemuseum di Berlino. Ideò una particolare scatola di vetro di forma cilindrica, molto appiattita, [...] per l'allestimento di colture (capsula di Petri). ...
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Batteriologo (Montreal 1873 - Parigi 1949); prof. di biologia alla Yale University (1928-33) e poi all'Istituto Pasteur di Parigi. Importanti i suoi studî che portarono alla scoperta dei virus che infettano [...] le colture batteriche distruggendole, da lui stesso denominati batteriofagi (1917). Egli riuscì anche a dimostrare la natura corpuscolare del batteriofago, in seguito confermata dalle osservazioni al microscopio elettronico. ...
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Geografo ungherese (Veszprém 1870 - Budapest 1950). Si è occupato specialmente del Balaton (trasparenza, colore, temperatura delle acque), dell'Alföld, del movimento delle sabbie in regioni desertiche, [...] di fenomeni carsici e ha messo in luce l'importanza delle colture irrigue nello sviluppo delle civiltà. ...
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Genetista jugoslavo (Kostajnica, Iugoslavia, 1895 - Laurel Hollow, New York, 1966), naturalizzato statunitense. Autore di numerose ricerche biologiche e genetiche, tra le quali sono quelle sull'azione [...] mutagena di alcune sostanze oncogene, le altre sull'uso, nelle ricerche genetiche, di colture microbiche e quelle sulla resistenza batterica agli antibiotici.
Vita e attività
Fu direttore del laboratorio di genetica della Carnegie Institution a Cold ...
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Chimico agrario (Altenau, Harz, 1817 - Lipsia 1891); fondatore del Chemisches Centralblatt. È noto per i suoi contributi allo studio della fotosintesi clorofilliana (ruolo del ferro, dipendenza dalla temperatura) [...] e anche per la soluzione nutritiva di K., da lui proposta, che si usa nelle colture acquose di piante in laboratorio: è composta da 1000 g di acqua distillata, e 1 g di Ca(NO3)2, 0,25 g di MgSO4∙7H2O, 0,25 g di KH2PO4, 0,25 g di KNO3, tracce di FeSO4 ...
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Agronomo (Pernumia 1906 - Calvignano 1983); prof. universitario dal 1952, ha insegnato agronomia generale e coltivazioni erbacee alla facoltà di agraria dell'univ. Cattolica di Milano. I suoi studî si [...] sono rivolti soprattutto ai problemi della bonifica agraria, della difesa del suolo e della fertilizzazione, dell'intensificazione delle colture. ...
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Geografo tedesco (Obendeich, Schleswig, 1853 - ivi 1934); uno dei fondatori della geografia agraria, ha studiato la localizzazione delle piante coltivate e degli animali utili all'uomo (per es., in Russia, [...] in India, ecc.), badando non tanto alla loro distribuzione assoluta quanto alle zone agrarie (Landbauzonen) che vengono ad assumere particolare importanza per il prevalere di queste colture. ...
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Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con [...] genetista T. H. Morgan. Nel 1941 ricevette il dottorato in scienze alla Sorbona con una tesi sulla crescita delle colture batteriche in cui mostrava che la crescita batterica obbediva a semplici leggi quantitative. Dopo la guerra, durante la quale ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...