In scienze agrarie, ecosistema secondario caratterizzato dall’intervento umano finalizzato alla produzione agricola e zootecnica. Rispetto all’ecosistema naturale, nell’a. i flussi di energia e di materia [...] e degli elementi climatici può essere minimo, come nel caso dei pascoli, o totale, come nel caso delle colture protette (➔ ortoflorovivaismo).
Se la modificazione dei fattori naturali è da sempre connessa con l’esercizio delle attività agricole ...
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Operazione agricola consistente nello staccare dal terreno delle fette orizzontali rovesciandole e frantumandole allo scopo di predisporlo per la semina e le piantagioni, di ricoprire le sementi, interrare [...] ), profonda o di rinnovo (tra i 25 e i 40 cm, a carattere periodico quando dia inizio all’avvicendamento delle colture); un’ a. di scasso, profonda fino a 1 m, per rendere coltivabili terreni incolti o preparare frutteti. Caratteristiche dell’a ...
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Denominazione generica di qualsiasi grano o frutto edibile, in specie di Graminacee (Poacee), che, come tale o sotto forma di derivato, possa essere usato come alimento (v. fig.).
Quasi tutti i c. appartengono [...] , che ha condotto a un forte aumento della produzione cerealicola su scala mondiale, un ruolo di rilievo ha svolto la coltura di riso ad alta resa, una varietà ibrida ottenuta nel 1966, caratterizzata da maturazione precoce (in modo da poter ottenere ...
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IDROCOLTURA
Francesco CRESCINI
La coltivazione di specie agrarie, pabulari e ornamentali, erbacee e arbustive senza il concorso del terreno agrario, in soluzioni nutritizie (o idroponiche), è principio [...] ricupero - coll'ausilio di pompa - della soluzione nutritizia che dalla vasca di deposito a monte muove a quelle di coltura a valle. A volte il flusso del nutriente avviene per aspersione, per filtrazione oppure per subirrigazione (dal basso verso l ...
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CAMPESE, Oreste
Emerico Mez
Nacque a Napoli l'8 giugno del 1878 da Oreste e da Luigia Caccavale. Si laureò in scienze agrarie a Portici (Napoli). Fu allievo e collaboratore dell'ibridatore Carlo Sprenger [...] ed esperienze nella coltivazione di piante tropicali. Il suo nome rimane però legato soprattutto al fondamentale trattato dal titolo Colture tropicali e lavorazioni dei prodotti (Milano 1937-1941).
È una opera di vasta mole comprendente quasi 3.000 ...
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precocità Lo sviluppo di piante o animali anticipato rispetto alla norma.
Botanica
La p. nelle piante coltivate, permettendo un anticipo della maturazione e della raccolta, costituisce in certi casi [...] alla p. è associata una taglia minore delle piante, queste si rendono più adatte nei climi siccitosi; per certe colture, come il frumento, questa riduzione di taglia rende più difficile l’allettamento e quindi permette una maggiore intensificazione ...
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GIBERTINI, Dante
Roberto Anderlini
Nacque il 16 sett. 1875 a Sorbolo, nel Parmense, da Pietro, agricoltore, e da Amalia Tedeschi. Laureatosi nel 1900 in scienze agrarie, trovò impiego presso la cattedra [...] la stretta. Le varietà dovevano essere anche di taglia e di mole ridotta, per poter aumentare la densità delle piante in coltura e ottenere da 400 a 500 spighe per metro quadrato, senza correre il pericolo che tale densità predisponesse le piante all ...
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Da un punto di vista strettamente terminologico, tutta l'agricoltura è 'biologica', nel senso che è un'attività basata sulla trasformazione biologica, da parte delle piante verdi, dell'energia solare in [...] - e microelementi). Si tratta di rocce silicee (basalto, granito, porfiro, gneiss, ecc.) da usare finemente macinate.
Difesa delle colture: l'a. b. mira ad avere un terreno sano e microbiologicamente attivo, in quanto considera queste condizioni come ...
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Organismi geneticamente modificati
Anna Meldolesi
L'espressione organismi geneticamente modificati (OGM) viene utilizzata, in riferimento all'agricoltura, per indicare le piante il cui patrimonio genetico [...] a uno stimolo esterno, può rendere sterili i semi. Tra le altre ipotesi c'è quella di rendere le colture geneticamente incompatibili con le piante selvatiche affini, o di modificare lo sviluppo dei fiori in modo che possano autofecondarsi senza ...
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Arte di coltivare piante ornamentali. Come l’agricoltura varia secondo i climi e altri fattori, anche economici, così la f. differisce nella tecnica e nelle specie coltivate nei diversi paesi. Nelle regioni [...] nei paesi a economia avanzata e alimenta notevoli correnti di commercio.
La f. utilizza spesso tecniche di genetica applicata e colture di cellule e tessuti per ottenere materiali selezionati di alto pregio e grandi quantità di piante ornamentali con ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...