La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo bizantino
Andrea Paribeni
Varietà e variabilità delle situazioni climatiche e geomorfologiche furono senz'altro tra i fattori che maggiormente [...] e, in qualche caso, anche un surplus economico. La vite, la coltura più diffusa a tutti i livelli e in tutti i climi (se ne curata entro zone orticole, sovente in un sistema misto di colture arboricole (fichi, ulivi, ciliegi), ma anche in terreni ...
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Sono così chiamati tutti quegli apparecchi, strumenti, attrezzi e macchinari, fissi o mobili, adoperati in agricoltura sia per lavori sul terreno sia per operazioni sui prodotti agricoli. La penetrazione [...] da quelle che servono per la messa a coltura dei terreni: macchine decespugliatrici, macchine spietratrici, macchine bestiame (tritapannelli, schiacciabiada ecc.).
Per la difesa delle colture da parassiti vegetali si fa uso di irroratrici azionate da ...
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Genericamente, lo strato superficiale della crosta terrestre.
Agraria
Il t. agrario rappresenta un corpo naturale di cui la qualità principale è data dal suo grado di fertilità (intesa come la capacità [...] di un t. è la rottura delle stoppie fatta con aratri leggeri o con scarificatori subito dopo la raccolta della coltura precedente. I lavori principali, eseguiti di solito con l’aratro, sono considerati superficiali se la loro profondità non supera i ...
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In agraria e in piscicoltura l’operazione del concimare, ossia restituire la perdita di fertilità subita dal terreno e dall’ambiente di allevamento tramite sostanze organiche e inorganiche.
Fino alla metà [...] progressiva perdita di fertilità, il cui recupero era possibile – e non sempre – solo a condizione di praticare particolari colture (leguminose) e di concedere al suolo periodi di riposo.
Gli studi compiuti da chimici, biologi e agronomi portarono a ...
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Agrario americano nato, da genitori negri schiavi, a Diamond Grove (Missouri) circa il 1864, morto a Tuskegee (Alabama) il 5 gennaio 1943. Allevato da un coltivatore bianco, riuscì a compiere tutti gli [...] tutto il reddito delle scoperte che egli andava facendo nel campo della chimica agraria, dello sfruttamento razionale di colture industriali, soprattutto l'arachide dalla quale riuscì a trarre oltre 300 prodotti. Per merito suo la chemiurgia (v ...
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Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] della tossina Bt e la sua persistenza nell’ambiente, l’apparizione di resistenza alla tossina negli insetti nocivi per le colture e gli effetti della tossina sugli insetti che invece non sono il bersaglio della resistenza in quanto non nocivi per la ...
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Vicino Oriente antico. Agricoltura e irrigazione
Mario Liverani
Agricoltura e irrigazione
Sullo scorcio del IV millennio, quando inizia la documentazione scritta con i primi testi nella Bassa Mesopotamia [...] , la caccia in palude e la pesca. Gli argini, con accesso più immediato all'acqua, sono utilizzati soprattutto per la coltura della palma da datteri e l'orticoltura (agli e cipolle, lattughe, legumi) a irrigazione manuale. Sin dal III millennio è ...
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ZAPPA (fr. houe; sp. zapa; ted. Hacke; ingl. hoe)
Georges Montandon
La zappa è un utensile che serve a smuovere il terreno: la sua lama è quindi posta all'incirca perpendicolarmente al manico, ma è in [...] una doccia praticata nella lama stessa.
La zappa è uno strumento per la piccola coltivazione, ancora usato in Europa per alcune colture, per es. le vigne, in cui si preferisce alla vanga. Ma la zappa è, in etnologia, sopra tutto caratteristica della ...
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. Contratto con cui il lavoratore agricolo si obbliga a coltivare un appezzamento di terreno, partecipando secondo una certa proporzione ai frutti e talora alle spese. Ignoto al codice, è disciplinato [...] praticato sono quelle di rinnovo; normalmente sono escluse le superficie prative e in genere le produzioni foraggere nonché le colture arboree. Ma si nota in questi ultimi tempi la tendenza ad estendere la compartecipazione anche in questi campi (per ...
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Data la particolare importanza della colonia parziaria nell'agricoltura italiana, è opportuno aggiungere alla trattazione storico-giuridica di questo sistema di conduzione delle aziende rurali alcune notizie [...] ampiezza generalmente compresa tra i 5 e i 20 ettari e il loro ordinamento è imperniato su molteplici colture, aventi diverse esigenze (grano, prati, mais, vite, olivo, frutti, ecc.); hanno annesse industrie trasformatrici di alcuni prodotti diretti ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...