LUNATI, Pasquale Michele
Salvatore Lardino
Nacque il 24 marzo 1899 a Montalbano Jonico, nel Materano, da Francesco e Antonia Lorubbio, quarto di otto figli, di cui soltanto il primo, Angelo, poté studiare, [...] di Policoro e Gioia del Colle. Con i progressi nelle tecniche di irrigazione, si rafforzarono la frutticoltura e le colture protette in serra. Furono sperimentate le coltivazioni delle arachidi, del pomodoro da mensa e dell'actinidia. Si avviarono i ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] colonie del fungo Neurospora crassa si potevano selezionare (o indurre) mutanti ‘metabolici’, incapaci di crescere in una coltura standard, ma bisognosi ognuno di uno specifico metabolita aggiuntivo. Su queste basi, Beadle aveva stabilito un legame ...
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CRESCENZI, Marcello
Luisa Bertoni
Di nobile famiglia romana, nacque a Roma il 27 ott. 1694 da Giambattista e da Ortensia Serlupi; compiuti gli studi a Roma e ordinato prete il 16 marzo 1720, si laureò [...] per risolvere il quale, accanto all'opera dei legati, si poneva massicciamente l'iniziativa dei privati che volevano integrare le colture di alberi con quelle della canapa, del riso e di altri cereali nei terreni umidi guadagnati con la bonifica.
La ...
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CHIARENTI, Francesco
Eluggero Pii
Nacque a Montaione (Firenze) nel 1766. Il padre, Quintino Pasquale, era proprietario terriero, la madre, Caterina, apparteneva alla famiglia dei Vaccà Berlinghieri, [...] partecipava all'attività lavorativa, riuniva la domenica fattori e coloni per un bilancio dei lavori compiuti e per programmare nuove colture. L'istruzione e l'esperimento furono posti dal C. al centro della produzione. Ma le innovazioni di forma da ...
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ENGLEN, Mariano
Sandra Pileri
Nacque a Napoli nel 1818 da Giovan Vittorio e Maria De Ciutiis. Il padre, di nobile famiglia calabrese. si era stabilito giovanissimo a Napoli divenendo presto uno dei [...] un discorso pronunciato nel gennaio 1858 si mostrò favorevole ad una modernizzazione dell'agricoltura attraverso l'introduzione di nuove colture e con l'apertura di nuove vie di comunicazione perché "chi parla di commercio parla di agricoltura e non ...
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GORINI, Costantino
Luciana Migliore
Eva Alessi
Nacque a Rimini il 9 genn. 1865 in una famiglia di antiche origini milanesi. Il padre Luigi, ingegnere incaricato della realizzazione della rete adriatica [...] e lattiero-caseario, furono le sue dimostrazioni del consumo di glucosio con risparmio dell'utilizzazione dei protidi nelle colture batteriche, dell'esistenza di batteri termofili del latte e della loro dissociazione fisiologica, della capacità di ...
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CALVINO, Mario
Emerico Mez
Nacque a Sanremo il 26 marzo 1875 da Giovan Bernardo e Assunta Gugno. Compiuti i primi studi nella città natale, si laureò a Pisa, nel 1899, in scienze agrarie con la tesi [...] messicano a Washington, Joacquin Casasus, in viaggio turistico per l'Italia, che lo invitò nel Messico, paese suscettibile di colture di fiori e di primizie per l'esportazione, caldeggiate dal Calvino. Così nel 1909 fa nominato capo del Dipartimento ...
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CLEMENTI (Clemente), Africo (de)
Salvatore Adorno
Figlio di Francesco, nacque a Padova dove esercitò come notaio. I suoi rogiti si trovano a partire dal 3 maggio 1550 sino al 9 marzo 1602. È probabile [...] E C. dovette leggere anche l'opera quasi coeva di Agostino Gallo: gli accenni più interessanti sugli avvicendamenti delle varie colture e sulla vite sembrano pedissequamente copiati dalle Venti giornate. In questo caso il C. non rivela la fonte; egli ...
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FORNAINI, Antonio
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Massa Cozzile in Val di Nievole (oggi Massa e Cozzile in prov. di Pistoia) il 20 genn. 1755 da famiglia agiata. Nel febbraio 1779 entrò nella Congregazione [...] , prestando particolare cura ad interventi infrastrutturali, quali la costruzione di strade, la fabbricazione di case coloniche, la coltura degli alberi d'alto fusto. Alla diffusione di queste idee, soprattutto in Toscana e in Lombardia, contribuì ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] lo sviluppo economico. Al corrente filantropismo la Memoria fa solo concessioni minori laddove auspica una più rigorosa riconfinazione delle colture rispetto agli abitati - ciò che era già stato sancito con decreto del 1763 e che impegnerà il D ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...