TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] in varî tipi di cellule e di organismi, causano lesioni cellulari simili a quelle da raggi X, hanno intensa azione fin dal secolo scorso, W. B. Coley propose l'impiego di colture batteriche uccise per la cura dei tumori. Le tossine di Coley hanno un ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] ‛aspetti' patologici riscontrabili nelle cellule degli organismi complessi possono osservarsi nelle cellule isolate, in coltura, o negli organismi non cellulari: per esempio, un eccesso di contenuto lipidico, o le più note alterazioni nucleari, o ...
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DULBECCO, Renato
Andrea Grignolio
Nacque a Catanzaro il 22 Febbraio 1914 da Leonardo, ingegnere ligure del Genio Civile, e da Maria Virdia, proveniente da una famiglia di professionisti originari di [...] associarsi, erano capaci di causare vari tipi di tumori e avevano il doppio vantaggio di produrre placche quantificabili sulle colturecellulari (in vitro) e di indurre tumori in animali di laboratorio (in vivo).
Nel 1962 ottenne il divorzio e si ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] e alla messa a punto di supporti più duraturi e meno costosi che possano legare una maggiore quantità di enzima.
c) Colturecellulari
Solo all'inizio del XX secolo si prese in considerazione la possibilità di far crescere e replicare in vitro una ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] riduce significativamente se le persone smettono di fumare.
La prima coltura in vitro di cellule tumorali. Si tratta di cellule estratte dal 1961.
Il polioma virus è fatto crescere in colturecellulari. Tale importante risultato è ottenuto da Renato ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] la mappatura basata sulle delezioni o sulle traslocazioni: disponendo di una collezione di colturecellulari con un cromosoma troncato, ottenuto o da individui ammalati o da colture ibride, e di una serie di STS di quel cromosoma, si determina quali ...
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Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] che queste tecniche rappresentino un'alternativa all'impiego di animali, poiché esse sono ancora più riduttive delle colturecellulari, che pure sono un pallido modello della situazione presente in vivo anche nel più semplice degli organismi viventi ...
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Sars
Minacce globali da virus emergenti
L'emergenza dell'infezione da Coronavirus SARS-CoV
di Maria Rapicetta
15 marzo
L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme per il diffondersi di una [...] di ospite e sono in grado di replicarsi in colturecellulari in vitro, inducendo diversi livelli e tipi di nel citoplasma della cellula ospite e possono rimanere associati alle membrane cellulari. Il genoma, di 27-32 chilobasi, è il più grande ...
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Secondi messaggeri
Cristina Fasolato
Tullio Pozzan
In senso stretto la locuzione 'secondo messaggero' si applica a piccole molecole organiche (ma anche ioni inorganici) che in moltissimi tipi cellulari [...] del Ca2+ citosolico, di capire la complessità e varietà del segnale a livello di singola cellula, sia in colturecellulari sia in fettine di tessuto o in organi interi. Altri approcci si sono basati sulla luminescenza della fotoproteina equorina ...
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LEVI-MONTALCINI, Rita
Piergiorgio Strata
Nacque a Torino il 22 aprile 1909 in una famiglia di ebrei sefarditi.
La famiglia e la formazione
Il padre, Adamo Levi, era ingegnere elettromeccanico e matematico; [...] capace di infondere alti valori di vita.
Nell’Istituto Levi-Montalcini venne a contatto con tecniche innovative, come le colturecellulari allestite da Hertha Meyer, fuggita dalla Germania in seguito all’avvento al potere di Hitler, e la colorazione ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...