coltura cellulare
Nicoletta Rossi
Tecnica di laboratorio che permette di far crescere e proliferare cellule, sia procariote sia eucariote, in ambiente artificiale controllato. Di solito ci si riferisce [...] alla crescita danno origine a una linea cellulare stabilizzata o immortalizzata, capace di dividersi in coltura indefinitamente. Molte linee cellulari derivano da espianti tumorali, che avevano quindi già perso alcuni limiti alla crescita. Le linee ...
Leggi Tutto
Biologia
Tecnica usata nelle colturecellulari in vitro per la conservazione in azoto liquido (−170 °C) o in congelatori (−70 °C) delle linee cellulari; sono talvolta aggiunti glicerina o dimetilsolfossido [...] per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule. La tecnica è utilizzata per lo studio citobiochimico dei fibroblasti umani.
Tecnica
Nell’industria dei laterizi e dei prodotti ...
Leggi Tutto
vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] un’immunità duratura. L’attenuazione consiste nel passaggio degli agenti patogeni in specie animali o in colturecellulari da esse provenienti diverse dal loro ospite naturale, passaggio che determina la perdita completa e irreversibile della ...
Leggi Tutto
Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] tumori. Già nel 1903 Albert Jesoniek e Hermann von Tappeiner fecero un tentativo di trattamento antitumorale, marcando colturecellulari con agenti sensibili alla luce visibile e poi irradiandole con quest’ultima. I risultati furono soddisfacenti, ma ...
Leggi Tutto
Famiglia di virus a RNA, causa di gravi febbri emorragiche nell’uomo e negli altri Primati. Ne sono stati identificati solo due membri: il virus Marburg e il virus Ebola (di cui si conoscono 4 sottotipi: [...] Reston). Il primo fu identificato nel 1967 a Marburg, in Germania, dove 25 persone, impegnate nella preparazione di colturecellulari a partire da cellule renali di Cercopithecus aethiops, si ammalarono e 7 di esse morirono. La trasmissione dei virus ...
Leggi Tutto
tossicità In tossicologia, capacità di una sostanza chimica o di un preparato farmaceutico di provocare, a determinate dosi o concentrazioni, disturbi o danni a carico di organismi viventi (animali o [...] sull’animale integro, ne vengono eseguite altre sugli organi isolati in perfusione, o su fettine di organi o colturecellulari. Contemporaneamente o in una fase successiva, di ogni sostanza in esame (farmaco o additivo alimentare) vengono saggiate le ...
Leggi Tutto
In biotecnologia, trasformazione di un substrato catalizzata da un enzima (libero o immobilizzato) ottenuto da colturecellulari tramite bioseparazione. Si ottengono prodotti di interesse applicativo in [...] vari settori (industria farmaceutica, alimentare, dei detergenti ecc.) ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] Molti v. inoltre inibiscono la sintesi delle macromolecole cellulari (DNA, RNA e proteine), impedendo così alla e J. Bald nel 1933.
La coltura su larga scala dei v. si ottenne solo dopo l’introduzione delle colture in vitro di tessuti di mammiferi (H ...
Leggi Tutto
L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] utero. Recettori dei cortisonici sono stati individuati in colture di fibroblasti e, attendibilmente, in alcune aree di ripartizione favorevole ai lipidi, dato che le membrane cellulari sono largamente costituite da fosfolipidi. Ha luogo per tutte ...
Leggi Tutto
TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] (gli antigeni K e D sono presenti in tutti i tipi cellulari) sia perché sono polipeptidi con minore peso molecolare (30.000 invece di 45.000).
In colture miste di linfociti allogenici si osserva trasformazione in blasti e proliferazione. Questa ...
Leggi Tutto
microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...