Famiglia di virus a RNA, causa di gravi febbri emorragiche nell’uomo e negli altri Primati. Ne sono stati identificati solo due membri: il virus Marburg e il virus Ebola (di cui si conoscono 4 sottotipi: [...] Reston). Il primo fu identificato nel 1967 a Marburg, in Germania, dove 25 persone, impegnate nella preparazione di colturecellulari a partire da cellule renali di Cercopithecus aethiops, si ammalarono e 7 di esse morirono. La trasmissione dei virus ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] a quelli dei topi transgenici. Sebbene i modelli animali restino insostituibili in questo ambito di ricerca, le colturecellulari potrebbero rappresentare un conveniente surrogato all'infezione in vivo. Inoltre è stata sviluppata una linea cellulare ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] 1988 sono iniziati i primi studi clinici controllati sull'impiego del fattore viii ricombinante, ottenuto da colturecellulari e somministrato in prodotti contenenti l'albumina umana. Questi studi hanno dimostrato che tali emoderivati sono efficaci ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] sezioni del tumore.
Dei ceppi isolati l'FV4 è il solo di natura erpetica ; poi- ché la sua curva di crescita in colturecellulari è bifasica, si ammette il concorso di un helper, cui è stata data la sigla CAV (Cell Associated Virus), in analogia a ...
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Cellula, fisiologia e patologia
Jacopo Meldolesi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Fisiologia della cellula: a) generalità; b) la membrana plasmatica; c) sistemi di giunzione; d) nucleo; e) citosol; f) [...] di crescita sono abbondanti nel siero di sangue, soprattutto prima della nascita: questa è la ragione per cui le colturecellulari sono quasi sempre effettuate in presenza di siero fetale.
Per azione dei fattori di crescita la cellula passa dalla ...
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Inquinamento
Guido Barone
L'inquinamento (dal latino inquinamentum, "immondezza, lordura") può essere definito come l'alterazione dell'ambiente naturale da parte dell'uomo, attuata mediante l'introduzione [...] ) che si aggira intorno a 100. Attualmente, anche per motivi etici si tende sempre più a usare, al posto degli animali, colturecellulari. Se si hanno disponibili solo questi ultimi dati, la stima di tale valore è però molto più incerta. Nel caso che ...
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Rabbia
Augusto Panà
Maurizio Divizia
La rabbia è una malattia infettiva provocata da un virus neurotropo che determina un'encefalite a esito letale. Viene trasmessa all'uomo da animali infetti: fra [...] casi, associata principalmente al virus dei pipistrelli o a ceppi fissi adattati in laboratorio ad animali o colturecellulari) si possono avere quattro forme distinte. La prima, caratterizzata da dolori generici, intorpidimento e paralisi flaccida ...
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Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano molteplici malattie che colpiscono [...] mammoplastica siano state usate per generare sferoidi non aderenti (denominati 'mammosfere') in colturecellulari e dimostrare la presenza di tre filiere cellulari mammarie; inoltre, aspetto ancora più importante, ha evidenziato che le cellule nelle ...
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Influenza
Donato Greco
L'influenza è una malattia virale acuta respiratoria, caratterizzata da febbre, cefalea, mialgia, stato di prostrazione, rinite, faringodinia e tosse. La tosse spesso è grave [...] viene effettuata tentando l'isolamento di virus influenzali dalle secrezioni nasofaringee o dai gargarizzati in colturecellulari o in uova embrionate, oppure attraverso l'identificazione diretta degli antigeni virali nelle cellule nasolaringee ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...