Cellula. Colture di cellule e tessuti
Ranieri Cancedda
Anita Muraglia
Le tecniche di colturacellulare hanno permesso di studiare il comportamento delle cellule al di fuori dell'organismo vivente in [...] sintesi di additivi (per es., coloranti).
Come si prepara una colturacellulare
La prima tappa nell'allestimento di una colturacellulare consiste nell'isolare la popolazione di cellule desiderata a partire da un frammento di tessuto; a un'iniziale ...
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cellule staminali neurali
Popolazione di cellule multipotenti presenti nell’embrione, capaci di autorinnovarsi e di generare i tre principali tipi di cellule che costituiscono il cervello adulto (neuroni, [...] situ, per questo l’identificazione è per lo più retrospettiva, cioè basata sulla determinazione delle loro proprietà in sistemi di colturacellulare in vitro. L’isolamento e l’espansione di c. s. n. si possono ottenere, in vitro, con il metodo delle ...
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Trasmissione sessuale
Franco Sorice
Le malattie sessualmente trasmesse comprendono un gruppo di patologie - alcune frequenti, certe rare, alcune ubiquitarie, altre quasi esclusivamente limitate a determinate [...] facile per la presenza delle tipiche vescicole. Il metodo di accertamento più sicuro è l'isolamento del virus in colturacellulare; una tecnica diagnostica più semplice e rapida è l'esame istologico del materiale prelevato alla base delle vescicole ...
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tumore solido
Stefania Azzolini
Massa compatta di tessuto che cresce differenziandosi dal tumore liquido costituito da cellule in sospensione. I tumori solidi hanno una struttura specifica che ricorda [...] seguito, quando il fenotipo tumorale è in piena evoluzione. Malgrado queste difficoltà, tuttavia, nuove tecniche di colturacellulare, di bandeggio cromosomico e di ibridazione come CGH (Comparative genomic hybridization), FISH (Fluorescent in situ ...
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Con l'approfondimento analitico delle catene di reazione metaboliche endocellulari (differenziabili anche a seconda delle diverse unità subcellulari oggi studiabili isolatamente) e con l'avvento del microscopio [...] che sia nella vita fisiologica sia in quella patologica questo termine "cellulare" ha significato diverso a seconda che si considerino cellule isolate (naturalmente o in coltura) o invece cellule di tessuti e quindi organismiche, anche se i due mondi ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] un limite molto grave, derivante dal fatto che si poteva utilizzare solo per geni espressi e studiabili nelle cellule in coltura (si trattava quasi sempre, rispettivamente, di geni strutturali di enzimi e di fibroblasti). Anche questo limite è stato ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] esemplari raggiunge anche 0,75 mm.
Struttura. Elemento fondamentale della cellula batterica è la presenza di una regione nucleare, detta nucleoide in esame. A tal fine si utilizzano terreni di coltura liquidi o solidi. La crescita dei b. è ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] e J. Bald nel 1933.
La coltura su larga scala dei v. si ottenne solo dopo l’introduzione delle colture in vitro di tessuti di mammiferi la penetrazione intracellulare interagendo con la superficie delle cellule ospiti. Il v. dell’epatite A è ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] programmata conseguente alla deprivazione del NGF.
a) Attività neurotropica
Esperimenti condotti in vivo e in vitro su colture di cellule di gangli sensitivi e simpatici hanno messo in evidenza una funzione non meno importante del NGF: la proprietà ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] dimensioni di 0,5-4,0×0,3-0,6 mm; nelle colture presentano un maggiore polimorfismo. Il tipo bovino è, in genere, più di proprie tossine in grado di esercitare una lesione cellulare diretta, il meccanismo del danno conseguente all’infezione si ...
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coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...
ibridazione
ibridazióne s. f. [dal fr. hybridation, der. di hybrider «ibridare»]. – 1. In biologia: a. Procedimento con cui si forma una molecola di acido nucleico a doppio filamento da molecole a singolo filamento di diversa origine; questa...